La 18enne di Arce nel frusinate uccisa nel 2001. Prima udienza lampo, assenti 4 dei 5 imputati
Omicidio Serena Mollicone, si è aperto oggi il processo per la morte della 18enne di Arce, uccisa nel 2001. Il via questa mattina, dopo 20 anni di indagini, colpi di scena e archiviazioni. Udienza lampo quella di oggi al Tribunale di Cassino, dove a porte chiuse per l'emergenza covid, alle 10.30 è iniziato il processo, La data scelta per la prima udienza è particolarmente simbolica (19 marzo festa del papà) e sembra quasi un omaggio al padre di Serena, Guglielmo Mollicone, che dopo una vita di battaglie per la verità, è venuto a mancare nel maggio scorso.
Il processo è iniziato a porte chiuse ma agli occhi attenti dei cronisti non è sfuggito che in Tribunale questa mattina non si sono presentati quattro dei cinque imputati. Non c'era l'ex maresciallo dei carabinieri, all'epoca del delitto comandante della stazione di Arce, Franco Mottola, non c'era il figlio Marco e nemmeno la moglie Annamaria. Assente anche il maresciallo Vincenzo Quatrale, che con la famiglia Mottola condivide l'accusa di concorso in omicidio. Quatrale, inoltre, è accusato di istigazione al suicidio del brigadiere Santino Tuzi. In aula si è presentato l'appuntato Francesco Suprano che dovrà rispondere di favoreggiamento. Alla prima udienza ha partecipato anche la sorella di Serena, Consuelo Mollicone.
Il processo è stato quindi rinviato al 16 aprile. Dopo l'istanza presentata dalla stampa locale alla vigilia del processo al Tribunale, è stato stabilito che la prossima udienza si terrà nell'ateneo di Cassino e sarà quindi aperta ai giornalisti. Nel corso dell'udienza di questa mattina il Comune di Arce ha depositato la richiesta di costituirsi parte civile. Diverse le opposizioni, tra queste anche quella della difesa dell'appuntato Francesco Suprano, contro l'ammissione di tutte le parti civili, compresi i familiari della vittima.
Serena Mollicone scompare la mattina del 1 giugno 2001. Esce presto per andare all'ospedale di Sora e non fa più ritorno a casa. All'ora di pranzo il padre, Guglielmo Mollicone, maestro elementare e titolare di una cartoleria ad Arce, inizia a preoccuparsi e nel pomeriggio ne denuncia la scomparsa ai carabinieri. Cominciano le ricerche e due giorni dopo il corpo della ragazza viene trovato vicino a un mucchio di rifiuti in un boschetto all'Anitrella. Serena aveva mani e piedi legati da nastro adesivo e fil di ferro e un sacchetto in testa.
di Giorgia Sodaro
