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Omofobia: regista, Movimento No gender boicotta mio spettacolo a Palermo

Un momento dello spettacolodel regista Scarpinato
Un momento dello spettacolodel regista Scarpinato
13 novembre 2015 | 13.04
LETTURA: 4 minuti

"Da quando abbiamo iniziato a fare lo spettacolo al Teatro Biondo di Palermo, il cosiddetto 'Movimento No Gender' ha provato a boicottarlo in tutti i modi, inviando centinaia di sms e di messaggi su whatsapp a insegnanti e genitori. Sono indignato perché non accetto questa censura preventiva". E' la denuncia di Giuliano Scarpianto, giovane regista e attore dello spettacolo 'Un dinosauro di nome Alex', che oggi andrà in scena alle 17.30, per l'ultima replica. Nei giorni scorsi sono stati più di 500 gli spettatori, di età compresa tra i 9 e i 16 anni, ad avere assistito allo spettacolo. Scarpinato, vincitore di due importanti premi ottenuti proprio per lo spettacolo 'incriminato', mostra i messaggi inviati dal Movimento 'No gender' che parla di 'Ennesimo passo avanti dell'ideologia gender', di 'Colonizzazione ideologica distruttiva'. Una battaglia condotta anche su Facebook, dove il gruppo 'Generazione Famiglia' si rivolge alle scolaresche 'coinvolte in questa iniziativa teatrale all'insaputa dei genitori di segnalare la cosa'. Oppure il sito 'Notizievangeliche.com', dove si legge, tra l'altro, 'Continua in maniera sempre più malcelata la corsa verso la teoria gender. Invitiamo le sorelle e i fratelli in Cristo a stare molto attenti e a tenere gli occhi aperti'.

"Fin dall'inizio, da quando siamo arrivati al Teatro Biondo per il debutto, abbiamo saputo subito che circolavano messaggi inviati dal movimento 'No gender', in cui invitavano a boicottare lo spettacolo - si sfoga Scarpinato con l'Adnkronos - Mettevano in guardia i docenti e i ragazzi dicendo che 'Il gender è sbarcato in Sicilia, attenzione allo spettacolo' o che lo 'spettacolo è molto pericoloso, invitiamo a boicottare l'iniziativa'. Io ho saputo di questa cosa e mi sono reso conto che si stava diffondendo, poi sono cominciati anche gli attacchi sulla pagina Facebook del Teatro Biondo. Molti insegnanti ci hanno detto che hanno dovuto lottare per portare i ragazzi allo spettacolo. Per fortuna il pubblico non è mancato e nei giorni scorsi abbiamo persino avuto il sold out".

'E' una censura preventiva basta su un pregiudizio di chi non è venuto a teatro'

"La cosa che mi ha molto inquietato - prosegue Giulaino Scarpinato - è stata l'efficacia di questa censura preventiva basata su un pregiudizio, perché queste persone lo spettacolo non lo hanno mai visto. Gira, insomma, una notizia terroristica sullo spettacolo e dicono che al Teatro Biondo va in scena 'un dinosauro gender'. Ma non è così. 'Mi chiamo Alex e sono un dinosauro', è invece uno spettacolo incentrato sulla vicenda di Alex che è un ragazzo di 'genere non conforme', che in inglese si dice 'gender creative'. E' uno spettacolo che descrive una giornata nella vita di questa famiglia, perché questo ragazzino che subisce a scuola un bullismo martellante, che soffre della sua condizione di isolamento e di vergogna. Il ragazzino si chiude dentro la sua stanza sognando di scappare a Samoa dove esistono persone 'Fa'Afafine', che non vogliono essere identificate, e che non vivono una situazione di vessazione e di isolamento. Insomma, è stata una censura preventiva basta sulla cattiva. Il messaggio è di educazione e di rispetto delle differenze ed è uno spettacolo che vuole essere un'occasione per uno scambio di idee e di dibattito. Gira, purtroppo, tanta mala informazione. Invece, il pubblico rimane contento e divertito, commosso".

Per il giovane regista "è assurdo fare censura preventiva". "E' certamente comprensibile che un singolo genitore o un insegnante si trovi in difficoltà nell'affrontare tematiche del genere, ma non è comprensibile né accettabile fare una censura preventiva, invitando al boicottaggio su uno spettacolo che non ha toni offensivi. Mi pare medievale. Questo mi ha molto colpito e amareggiato. Bisogna lasciare alle persone la possibilità e la libertà cosa vedere ma sulla base di una informazione attendibile, non sulla base di pregiudizi - ribadisce Giuliano Scarpinato - Ieri, ad esempio, sono venute quattro classi dell'Istituto 'Giovanni Falcone' del quartiere Zen di Palermo. C'erano ragazzini dai 10 ai 13 anni, una fascia piuttosto difficile. Bene, all'inizio rumoreggiavano e ridevano. Poi, all'improvviso c'è stata un'attenzione totale, e alla fine non solo hanno applaudito ma hanno assalito il palcoscenico e hanno chiesto di fare selfie ai protagonisti". Sul palco ci sono Michele De Girolamo, il protagonista, Alex, lo stesso Giuliano Scarpinato, che recita nei panni del padre di alex e Gioia Salvatori, che è la madre del protagonista.

Lo spettacolo ha vinto di recente il 'Premio Scenario infanzia 2014',"che è il più importante riconoscimento in Italia per il teatro ragazzi, assegnato da una attentissima giuria di educatori, pedagogisti, attori" ma anche "Il Premio 'Info giovani' al Festival internazionale del teatro di Lugano". Dopo l'ultima replica prevista per oggi lo spettacolo girerà l'Italia in tournee. "Andremo dalla Puglia fino a Udine, Roma, Bologna, Parma - dice Scarpinato - Le prossime date sono a Torino, il 24 e 25 novembre, alla Casa del Teatro ragazzi e giovani". Mentre il debutto nazionale è stato a maggio a Bari. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Biondo di Palermo

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