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Papa lancia appello per la pace

21 febbraio 2014 | 14.17
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Papa lancia appello per la pace

Un appello per la pace e la fine della violenza nelle "Nazioni che in questo periodo sono lacerate da conflitti interni o comunque da gravi tensioni che ledono la normale convivenza civile" viene lanciato da Papa Francesco assieme al collegio cardinalizio del Concistoro in corso nell'Aula nuova del Sinodo, con una dichiarazione ufficiale affidata a padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano. In particolare, vengono citate l'Ucraina, la Siria, la Repubblica Centrafricana, il Sud Sudan e la Nigeria, oltre ai Paesi dove i cristiani sono vittime di intolleranze e persecuzioni.

Anzitutto, "una particolare supplica" viene elevata dal Papa e dal Concistoro dei cardinali "per i numerosi cristiani che, in diverse parti del mondo, sono sempre più frequentemente vittime di atti di intolleranza o di persecuzione. A quanti soffrono a causa del Vangelo" si rinnova "l'assicurazione della costante preghiera" e li si esorta a "rimanere saldi nella fede e a perdonare di cuore i propri persecutori, a imitazione del Signore Gesù".

Il pensiero di Papa Francesco va poi al Sud Sudan e alla Nigeria, "dove un continuo stillicidio di attentati miete numerose vittime innocenti, in un crescente clima di indifferenza". Poi, si sottolinea che "desta una speciale apprensione il drammatico evolversi della situazione in Ucraina", per la quale si auspica che "cessi prontamente ogni azione violenta e si ristabiliscano la concordia e la pace". Allo stesso modo, "preoccupa molto il persistere del conflitto in Siria, che sembra ancora lontano dal trovare una soluzione pacifica duratura, come pure quello nella Repubblica Centrafricana, il quale assume ogni giorno proporzioni più ampie".

Il Papa ritiene che sia "sempre più urgente l'iniziativa della comunità internazionale, per favorire la pace e la riconciliazione interna, garantire il ripristino della sicurezza e dello stato di diritto e permettere l'indispensabile accesso agli aiuti umanitari". Nella dichiarazione del Papa con il Concistoro si osserva che "purtroppo, si è avuto modo di notare che molti dei conflitti in corso vengono descritti come di natura religiosa, non di rado contrapponendo surrettiziamente cristiani e musulmani, mentre si tratta di conflitti che hanno primariamente radici di natura etnica, politica o economica". Da parte sua, si assicura, "la Chiesa cattolica, nel condannare ogni violenza perpretata in nome dell'appartenenza religiosa, non mancherà di continuare il proprio impegno per la pace e la riconciliazione, attraverso il dialogo interreligioso e le molteplici opere di carità che quotidianamente forniscono aiuto e conforto ai sofferenti, ovunque nel mondo".

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