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Pedofilia, i Vescovi italiani incontrano le vittime degli abusi: nascerà Osservatorio ad hoc

10 maggio 2023 | 16.35
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©Siciliani-Gennari/Cei
©Siciliani-Gennari/Cei

Alcune vittime di preti pedofili stamani hanno incontrato i Vescovi italiani nella sede della Cei a Roma. “L’esperienza odierna - spiega il portavoce Cei Vincenzo Corrado - rappresenta la prima tappa verso la costituzione di un gruppo operativo, formato da vittime di abusi in ambienti ecclesiali e da loro familiari. Sarà una sorta di Osservatorio, composto da persone che hanno generosamente dato la loro disponibilità ad offrire, a titolo personale e nella massima libertà, un contributo propositivo per migliorare e rendere più efficaci le attività di formazione e prevenzione messe in atto dalle Chiese in Italia attraverso la rete territoriale dei Servizi tutela minori”.

”A sottolineare l’importanza che i Vescovi italiani attribuiscono alla partecipazione delle vittime ai processi di elaborazione dei percorsi preventivi e formativi, l’Osservatorio - spiega il portavoce Cei - dipenderà direttamente dalla Presidenza Cei, in particolare dal Cardinale Presidente, e saranno organizzate riunioni periodiche a cura della Segreteria Generale. Tali incontri, preceduti da un momento di preghiera, avranno a tema il confronto sulle attività di formazione e prevenzione degli abusi su minori e adulti vulnerabili messe in atto dalla Chiesa in Italia”.

Il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Card. Matteo Zuppi, e il Segretario Generale, Mons. Giuseppe Baturi, dunque, stamani “hanno accolto alcune vittime, familiari e sopravvissuti ad abusi compiuti da chierici e operatori pastorali in ambito ecclesiale avvenuti in tempi recenti e passati. L’incontro, aperto con una preghiera penitenziale, è durato circa tre ore e si è svolto in un clima sereno ma intenso. Vi ha preso parte anche Mons. Lorenzo Ghizzoni, Presidente del Servizio Nazionale per la tutela dei minori. È stato un momento molto importante e significativo - spiega il portavoce della Cei - in cui ciascuna vittima ha condiviso la propria storia di dolore esprimendo, al tempo stesso, il desiderio di assistere e accompagnare la Chiesa in Italia per far sì che questi episodi non si ripetano e per tutelare sempre meglio minori e adulti vulnerabili. L’ascolto e l’accoglienza delle vittime costituiscono una linea d’azione importante della Chiesa”.

Noi non ne sapevamo nulla. Nessuno ci ha chiamato”. Lo sottolinea all’Adnkronos Rete l’Abuso, la più grande associazione in Italia che raggruppa vittime di abusi sessuali da parte del clero, attraverso il suo presidente Francesco Zanardi, dopo l’incontro avvenuto stamani in Cei con alcune vittime di abusi da parte del clero. “Capisco i probabili sforzi. Le vittime vanno aiutate. L’obiettivo è quello di fare di tutto per prevenire gli abusi . Dove va questa cosa? - dice Zanardi riferendosi all’incontro dei vertici Cei con le vittime di preti pedofili -. A me pare un po' propaganda. Faccio notare che l’unica associazione di vittime in Italia di questo incontro non ne sapeva nulla”.

Il presidente della Rete l’Abuso allarga la questione ricordando di avere chiesto una inchiesta a livello parlamentare: “Cosa intendono fare Ue e Onu per fermare gli abusi sui minori del clero in Italia?”. Per Francesco Zanardi ci sono “tante problematiche che lo Stato italiano fa finta di non sapere: dalla difficoltà delle denunce, alle possibili modalità di insabbiamento senza dimenticare la mancanza di una commissione indipendente per fare luce sugli abusi”.

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