cerca CERCA
Domenica 28 Aprile 2024
Aggiornato: 00:09
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Sicilia: Presidente Ars, ecco perché emendamento sanatoria è incostituzionale

02 agosto 2016 | 17.51
LETTURA: 3 minuti

Il Presidente Ardizzone
Il Presidente Ardizzone

Sull’emendamento della discordia all'Assemblea regionale siciliana, che prevedeva la sanatoria per le case realizzate entro i 150 metri dal mare, e che è stato cassato ieri sera dal Presidente dell'Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone, "sono emersi profili di violazione dei parametri costituzionali". Lo ha detto lo stesso Presidente Ardizzone ad apertura di seduta a Sala d'Ercole, spiegando i motivi di inammissibilità dell'emendamento. E' lo stesso Ardizzone a ricordare anche che "i medesimi profili di incostituzionalità erano stati già sottoposti durante la fase istruttoria alla Presidenza della Commissione Ambiente, con riferimento all’emendamento di analogo contenuto". Ed ecco di seguito elencate le violazioni che hanno fatto dichiarare inammissibile l'emendamento: "La violazione della competenza statale in tema di ambiente, tutela del paesaggio, nonchè in materia penale", dice Ardizzone. Che aggiunge: "Si rammenta, infatti che la Corte Costituzionale ha più volte affermato che 'è pacifico che non spetta alla legge regionale allargare l’area del condono edilizio rispetto a quanto stabilito dalla legge dello Stato'. Nello specifico, disposizioni regionali analoghe a quella in esame sono già state reputate costituzionalmente illegittime".

"Inoltre, va segnalato che in passato già alcune norme regionali sul tema hanno subito l’impugnativa del Commissario dello Stato - aggiunge Ardizzone - A tal proposito sul ddl 1095 il Commissario su disposizioni di analoga natura affermava che esse appaiono lesive dei principi di cui agli articoli 3, 9 e 114 della Costituzione in quanto, ampliando la portata delle disposizioni statali in materia di condono edilizio, legittimano in Sicilia condotte penalmente sanzionate nel resto del territorio nazionale".

Un'altra violazione elencata è quella "del principio di ragionevolezza". "L’emendamento ampliando l’applicazione del condono edilizio contrasta con il principio di ragionevolezza così come delineato dalla sentenza della Corte costituzionale n. 39 del 2006, in materia di interpretazione autentica e relativa proprio ad una norma della Regione siciliana di interpretazione autentica in tema di vincoli, dichiarata dalla Corte illegittima", spiega Ardizzone.

'Emerge la violazione del principio della certezza del diritto'

E ancora, secondo il Presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, nell'emendamento cassato ieri emerge la "violazione del principio della certezza del diritto e di legittimo affidamento". Per l'Ars "un ulteriore intervento normativo alla luce dei principi di ragionevolezza ed uguaglianza determina una ingiustificata disparità di trattamento tra i soggetti destinatari della norma". "Né può invocarsi la violazione del legittimo affidamento da parte di quei privati che, prima del 1991, hanno realizzato costruzioni entro i 150 metri dalla battigia - spiega Ardizzone -Infatti, come la Corte costituzionale ha chiarito da tempo, la tutela del legittimo affidamento, la cui copertura costituzionale deve rinvenirsi nell’art. 3, primo comma, Cost., non preclude al legislatore di adottare disposizioni aventi efficacia retroattiva purché 'ciò avvenga alla condizione che tali disposizioni non trasmodino in un regolamento irrazionale, frustrando, con riguardo a situazioni sostanziali fondate sulle leggi precedenti, l’affidamento dei cittadini nella sicurezza giuridica, da intendersi quale elemento fondamentale dello Stato di diritto'.

"Solo in presenza di posizioni giuridiche non adeguatamente consolidate, dunque, ovvero in seguito alla sopravvenienza di interessi pubblici che esigano interventi normativi diretti a incidere peggiorativamente su di esse, ma sempre nei limiti della proporzionalità dell’incisione rispetto agli obiettivi di interesse pubblico perseguiti, è consentito alla legge di intervenire", dice Ardizzone. Ecco perché "sulla base di tali valutazioni questa Presidenza invita i proponenti a ritirare l’emendamento A2, avvertendo sin d’ora che in mancanza di ritiro lo stesso sarà dichiarato inammissibile".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza