Tredici messaggi e 15 telefonate. Paola Tomassini è rimasta in vita almeno 40 ore e 47 minuti sotto le macerie dell'Hotel Rigopiano, si legge su 'Repubblica' di oggi: in quelle ore ha cercato di contattare i soccorsi e di comunicare con i suoi familiari. Quindi "non è vero che al resort sono morti tutti sul colpo, quando la neve è scesa dal monte". 'Aiuto', 'Sono bloccata dalle macerie, aiutoooo', scrive la 46enne. E poi ancora, ai suoi familiari, 'Vi amo tutti salutami mamma', quando forse realizza che non ce la farà e poi un emoticon, un cuore.
Rigopiano, 6 indagati: c'è anche il sindaco di Farindola
Non si sa bene quando Paola sia morta ma "si sa però - si legge sul quotidiano - con certezza che quaranta ore dopo la valanga era ancora viva".
Il procuratore aggiunto Cristina Tedeschini, in un’intervista al quotidiano 'Il Centro', ha fatto capire che l’indagine è in evoluzione e non si fermerà ai sei nomi (tra cui il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco e il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta) finora iscritti sul registro degli indagati per omicidio colposo plurimo e lesioni.