Per proseguire l'indagine sul crollo della palazzina di via della Farnesina (FOTO), avvenuto il 24 settembre scorso (VIDEO), è necessario abbattere la parte rimasta in piedi. E il fatto che la zona sia sotto sequestro da parte della Procura non impedisce la demolizione. E' quanto si afferma negli ambienti giudiziari, dove nei giorni scorsi è stato bocciato il piano di lavoro, predisposto dai tecnici degli inquilini.
Con l'abbattimento della parte non crollata potranno essere così svolte le verifiche anche da parte dei tecnici del magistrato, dopo i necessari contatti tra questi e quelli che sono stati indicati dagli inquilini. Si potrà così concordare l'abbattimento e si darà poi via libera agli accertamenti disposti dal magistrato per giungere a identificare le cause del crollo.
L'intervento, in particolare, disposto nell'ambito dell'inchiesta, potrà avvenire attraverso carotaggi e si potrà così stabilire le cause del sinistro e se eventuali infiltrazioni di acqua provenienti da tubature sottostanti l'immobile o dal vicino Tevere possano aver determinato il crollo. Sul sinistro la Procura della Repubblica ha aperto un'indagine ipotizzando il crollo colposo contro ignoti. L'indagine è affidata al pubblico ministero Carlo Lasperanza.
