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Scuola, flash mob studenti a Palazzo Lombardia

20 ottobre 2023 | 19.22
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oltre a fondi, sportelli psicologici e carriere alias chiesto un incontro all'assessore Tironi per garantire il diritto allo studio

Scuola, flash mob studenti a Palazzo Lombardia

Un flash mob di fronte a Palazzo Lombardia, sede del governo regionale, per lanciare lo 'sciopero studentesco internazionale' del 17 novembre, chiedere un incontro all'assessore regionale all’Istruzione, Formazione, Lavoro, Simona Tironi e illustrare cosa servirebbe per garantire realmente il diritto allo studio. E' quanto avvenuto nel pomeriggio di oggi a Milano, durante una iniziativa organizzata dai ragazzi dell’UdS Lombardia.

Tra maschere e cartelli, gli studenti hanno srotolato uno striscione con su scritto 'In Lombardia #Oradecidiamonoi', quindi hanno dato vita a un flash mob durante il quale hanno spiegato le loro ragioni: "In vista del 17 novembre, per la prima volta dopo anni gli studenti di tutta Europa si stanno organizzando per attivarsi in maniera coordinata -spiega Alessandro Di Miceli, coordinatore dell'UdS Lombardia-. In particolare in Lombardia, la mobilitazione studentesca sarà intensa: saremo in piazza non solo con un grande corteo a Milano, ma anche in tantissime altre province, ad esempio a Brescia, Bergamo, Lecco e a Como. Questa data sarà una tappa importante della nostra campagna 'Ora Decidiamo Noi', ma certamente non l’ultima: continueremo ad attivarci finché non avremo ottenuto ciò che chiediamo".

"Le nostre richieste -aggiunge Sara De Vecchi, dell’Esecutivo dell’Unione degli studenti Lombardia- sono incentrate principalmente sul tema del diritto allo studio, che in Italia e in Lombardia di fatto non viene realmente garantito a tutti gli studenti, nonostante lo sia formalmente. Per questo chiediamo a Regione Lombardia lo stanziamento dei fondi necessari a rendere gratuiti materiali scolastici e trasporti, il cui alto costo porta spesso ad abbandonare scuola, ma anche l’istituzione di un Reddito di Formazione, ovvero un’erogazione economica diretta per tutti gli studenti della regione, volta ad emancipare dal contesto socio-economico di appartenenza". Ma, puntualizza Di Miceli, "non si tratta solo di una questione economica".

Per gli studenti "è necessaria la presenza di sportelli psicologici efficienti in tutte le scuole lombarde e l’introduzione delle 'carriere alias' in tutti i nostri istituti, affinché ogni soggettività sia tutelata". Inoltre, "crediamo che non si possa parlare di diritto allo studio se agli studenti non è garantita la possibilità di avere voce in capitolo rispetto alle decisioni che li riguardano: infatti, mentre al ministro Valditara chiediamo il raddoppio del numero di rappresentanti degli studenti in CdI, alla Regione chiediamo l’istituzione di un sistema di rappresentanza studentesca all’interno degli IeFP di sua competenza, in quanto al momento ne sono completamente sprovvisti".

"Pretendiamo una risposta concreta e tempestiva alle nostre richieste -conclude De Vecchi-. Chiediamo quindi di essere ricevuti il 17 novembre dall'assessora Simona Tironi e la convocazione di una Conferenza regionale sul diritto allo studio, composta da rappresentanze di tutte le componenti scolastiche e dalle istituzioni competenti, all’interno della quale venga discusso dello stato del diritto allo studio in Regione e di quali azioni intraprendere per garantirlo realmente".

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