I finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno arrestato questa mattina un'assistente archeologa del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in servizio presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, accusata di plurimi episodi di concussione.
Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno consentito di far emergere un giro di tangenti che venivano richieste per assicurare il buon esito delle procedure amministrative volte al rilascio del nulla osta della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, ovvero di quell'autorizzazione che la legge richiede ai proprietari di aree tutelate dal punto di vista archeologico che vogliano eseguire opere di intervento edilizio.
In particolare, dalle indagini è emerso che l'assistente archeologa arrestata dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma-Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico, pretendeva all'incirca 1.000 euro per agevolare ciascun procedimento amministrativo che le veniva assegnato.