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Terremoto, arriva in tribunale il crollo della palazzina ex Ina-Casa ad Amatrice

16 febbraio 2022 | 14.20
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Terremoto, arriva in tribunale il crollo della palazzina ex Ina-Casa ad Amatrice

(dall'inviata Silvia Mancinelli)

E' in corso oggi, al Tribunale Penale di Rieti, l'udienza del processo che vede imputato, tra gli altri, l'ex Sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, per disastro e omicidio colposo per il crollo della palazzina ex Ina-Casa di piazza Augusto Sagnotti,1 ad Amatrice, sotto le cui macerie, il 24 agosto del 2016, morirono sette persone; altre tre rimasero gravemente ferite. L'ex sindaco e consigliere regionale del Lazio di FdI, (difeso dall’avvocato Mario Cicchetti) è accusato di  non aver revocato con un provvedimento espresso un'ordinanza 'contingibile e urgente' emessa dal suo predecessore, avendo permesso agli inquilini di rientrare nelle loro abitazioni. Verranno ascoltati oggi, tra gli altri, Guido Bertolaso, Fabrizio Curcio, vari amministratori locali e cittadini di Amatrice.

"L’evento delle 3.36 (del 24 agosto 2016, ndr) venne subito percepito come importante. Allora, come oggi, ero a capo del Dipartimento della Protezione Civile nazionale che si attiva in tempo reale per interventi emergenziali importanti. Alle 4 ci fu già la prima riunione, mentre intorno alle 9 decollai in elicottero da Roma direzione Amatrice. Il livello di distruzione era elevatissimo, con crolli generalizzati su buona parte dell’abitato". Lo ha detto Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile, ascoltato in aula.

"Nell’immediatezza dei fatti ho convocato il comitato operativo nazionale di protezione civile, ho informato il presidente del Consiglio dei Ministri per il tramite del sottosegretario e attivato le procedure per la gestione coordinata dell’emergenza - ricorda - Nel comitato operativo ho disposto l’invio dei primi team già a partire dalle 5 con direzione Amatrice. Con il sindaco in un primo incontro definimmo quali fossero le aree dove concentrare l’attenzione, prendendo atto delle 69 frazioni. Il livello di distruzione era elevatissimo, con crolli generalizzati su buona parte dell’abitato" ha spiegato, rispondendo alle domande dell’avvocato Cicchetti, difensore dell’ex primo cittadino di Amatrice Pirozzi. "La collaborazione con l’amministrazione è stata sempre costante - ha precisato Curcio - Su circa 4mila edifici ad Amatrice sono state fatte circa 7mila schede, il risultato del sopralluogo: il 47% degli edifici valutati presentava danni".

"L’articolo 54 della legge 267 del 2000 disciplina in maniera chiara cos’è l’ordinanza contingibile urgente, un provvedimento limitato nel tempo che decade quando non ci sono più le condizioni. I proprietari dell’immobile avevano dato incarico a un tecnico che aveva presentato il progetto al Comune, al Genio Civile con collaudo definitivo dell’intervento vidimato anche da organi extracomunali: non c’erano più le condizioni che si erano verificate il 9 aprile 2009, quando era stata fatta l’ordinanza". Lo dice all’Adnkronos Sergio Pirozzi, imputato nel processo sul crollo della palazzina ex Ina Casa in piazza Sagnotti, ad Amatrice.

Questa mattina, in udienza al tribunale di Rieti, sono stati sentiti i testimoni della difesa, tutti concordi sul fatto che l’ex sindaco non avesse ragione di impedire il rientro in casa degli inquilini sgomberati dal suo predecessore. Pirozzi, difeso dall’avvocato Mario Cicchetti, sottolinea: "In quello stabile ci ho fatto dormire mia figlia da una amica - aggiunge Pirozzi - Ricordo  sempre le persone che sono scomparse, per me è un grande dolore".

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