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Ucraina, Papa: "Si ripongano armi e si inizi tregua pasquale"

10 aprile 2022 | 11.11
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L’omelia della Domenica delle Palme: "Nella follia della guerra si torna a crocifiggere Cristo"

Afp
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“Quando si usa violenza non si sa più nulla su Dio, che è Padre, e nemmeno sugli altri, che sono fratelli. Si dimentica perché si sta al mondo e si arriva a compiere crudeltà assurde. Lo vediamo nella follia della guerra, dove si torna a crocifiggere Cristo. Sì, Cristo è ancora una volta inchiodato alla croce nelle madri che piangono la morte ingiusta dei mariti e dei figli. È crocifisso nei profughi che fuggono dalle bombe con i bambini in braccio. È crocifisso negli anziani lasciati soli a morire, nei giovani privati di futuro, nei soldati mandati a uccidere i loro fratelli”. Così Papa Francesco nell’omelia della Domenica delle Palme.

“Fratelli, sorelle, in questa settimana accogliamo la certezza che Dio può perdonare ogni peccato, ogni distanza, mutare ogni pianto in danza; la certezza che con Gesù c’è sempre posto per ognuno; che con Gesù non è mai finita, non è mai troppo tardi. Con Dio si può sempre tornare a vivere – ha aggiunto il Papa -. Coraggio, camminiamo verso la Pasqua con il suo perdono. Perché Cristo continuamente intercede presso il Padre per noi e, guardando il nostro mondo violento e ferito, non si stanca di ripetere: ‘Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno’”.

"Si ripongano le armi e si inizi una tregua pasquale, ma non per ricaricare le armi e riprendere a combattere, una tregua per arrivare alla pace attraverso un vero negoziato, disposti anche a qualche sacrificio per il bene della gente. Infatti, che vittoria sarà quella che pianterà una bandiera su un cumulo di macerie?”, ha detto ancora il Papa parlando in piazza San Pietro dopo la messa.

“Nulla è impossibile a Dio, anche far cessare una guerra di cui non si vede la fine, una guerra che ogni giorno ci pone davanti agli occhi stragi efferate e atroci crudeltà compiute contro civili inermi – ha aggiunto il Papa - Siamo nei giorni che precedono la Pasqua, ma oggi c’è la guerra perché si vuole vincere così, ma così – ha concluso -si perde soltanto”.

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