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Vintage o amarcord, la valigia è la regina dell'arredamento

01 novembre 2016 | 07.27
LETTURA: 3 minuti

Valigia vintage 'reinterpretata' da Matteo Agresti con carta di manoscritto fiorentino. Foto da Etsy.com
Valigia vintage 'reinterpretata' da Matteo Agresti con carta di manoscritto fiorentino. Foto da Etsy.com

Segnata dal tempo e ricca di storia, la valigia vintage 'si ricicla', trasformandosi in complemento d'arredo. C'è chi reinterpreta le valigie a livello artigianale come il giovane Matteo Agresti, che è volato a Londra e ne ha fatto un lavoro, e ci sono le aziende di arredamento, che invece si limitano a riprodurle, creandone di nuove del tutto simili a quelle vecchie (In basso una valigia 'reinterpretata' da Maison du Monde').







Ma come erano le valigie di una volta? "Quando Antonio Roncato, padre di Carlo, aveva circa 15 anni, lavorava per una grossa azienda che all'inizio forniva esclusivamente gli enti pubblici. Ai tempi la materia prima delle valigie era il fibrone, che è un cartone pressato, vulcanizzato di colore rossiccio" racconta all'AdnKronos Federica Roncato, responsabile marketing e commerciale della storica azienda padovana, che ha raccolto i ricordi del padre allora bambino. Dopo la fine della Seconda Guerra mondiale, era ancora tutto da costruire. "Carlo aveva 6 anni e quando tornava a casa da scuola correva nel laboratorio, dove il papà Antonio con i suoi operai, segava la legna, tagliava il cartone, montava pezzi di legno, e li assemblava con il fibrone, dando vita a bauli e valigie con chiodi e martello". Le famose valigie di cartone, quelle di chi andava a cercare fortuna al Nord o in America, erano "foderate con la carta" con "una maniglia unica sulla parte più lunga" e "un'altra chiusura, fatta da due fasce di cinturone" (In basso, valigia vintage Ciak Roncato).







"E' già qualche anno che va alla grande per l'arredamento sia il vintage vero che un prodotto reinterpretato" dice all'AdnKronos Margot Zanni, fondatrice e Creative director di Dalani.it. "Certo, piace di più la valigia vintage vera che ha dei graffi, segno di storie da raccontare". La più ricercata? "Monocolore, dal cioccolato al tabacco. Piace tantissimo quella in pelle con etichette e adesivi, che ai tempi andavano tanto di moda, ma ne abbiamo anche alcune rivisitate dai colori pastello" (In basso valigia d'epoca usata per l'abbigliamento, foto Dalani).





"Avere una valigia in casa è come viaggiare, restando fermi sul posto" dice all'AdnKronos Matteo Agresti, fondatore della AM Florence. "Ogni graffio, difetto o etichetta su un pezzo d'epoca è una storia diversa", spiega, aggiungendo che il suo "lavoro consiste nel donare un nuovo elegante abito a questi oggetti meravigliosi" e originali "nel rispetto della loro storia". Una singola valigia o una composizione di più pezzi, dice "può cambiare l'atmosfera di un'intera stanza, il salotto" o la camera da letto trasformandosi in un esclusivo comodino" o ancora "in uno splendido mobiletto per i liquori" (In basso, foto da Etsy.com).






E' caccia aperta quindi alla valigia vintage sulle grandi piattaforme di vendita dell'usato come Subito.it. "Chi mette l'annuncio tende a suggerire l'utilizzo della valigia vintage per arredamento o per esposizioni in vetrine di negozi" dice all'AdnKronos Federico Filippa, Head of PR CSR Schibsted Italy, parlando di Subito.it.

Un articolo molto ricercato anche su eBay, dove è possibile trovare una splendida valigia anni Cinquanta con manico in legno o quella 'di cartone', da rivisitare anche con il fai-da-te.

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