Il presidente della Bce avverte: "L'insufficiente implementazione delle riforme strutturali in diversi paesi europei rappresenta un elemento fondamentale di rischio al ribasso" per l'area euro.
"L'elevata disoccupazione e i necessari aggiustamenti di bilancio minacciano la ripresa" dell'Eurozona che continua a mostrare "rischi al ribasso". Lo afferma il presidente della Bce Mario Draghi in audizione al Parlamento europeo. Il numero uno della Banca centrate europea osserva che "l'insufficiente implementazione delle riforme strutturali in diversi paesi europei rappresenta un elemento fondamentale di rischio al ribasso" per l'area euro.
"La struttura dei collaterali della Bce -avverte Draghi- è robusta ma servono cambiamenti per renderla più semplice e trasparente, per una attuazione più fluida delle politiche monetarie in un momento di stress" come quello attuale. Il presidente sottolinea quindi che "c'è un bisogno urgente di impegni concreti a breve termine per riforme strutturali negli Stati membri, per l'applicazione del patto di stabilità e crescita, per una politica di bilancio aggregata per l'area dell'euro, e per una strategia comune sugli investimenti". "I paesi che crescono di piu' - ricorda Draghi- sono quelli in cui alcune riforme strutturali sono state gia' attuate".
Il 2015, secondo il presidente, ''deve essere l'anno in cui tutti governi e istituzioni della zona euro allo stesso modo, devono varare una strategia comune coerente per rimettere in marcia le nostre economie". Quanto alla moneta unica, "l'ho gia' ribadito: l'euro e' irreversibile . Comunque la Bce non ha alcun potere legislativo per obbligare i paesi membri a restare" nell'unione monetaria.
