Presentate le linee guida anti-corruzione per le partecipate del Tesoro. Il presidente dell'Anac parla di "una rivoluzione", il ministro si dice convinto che "questo passo avanti non resterà lettera morta".
L'obiettivo è quello di introdurre "anticorpi sani" contro la corruzione nelle società partecipate dal Tesoro. Il piano elaborato dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, e dal presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, è ambizioso ma concreto. "Nessuno pensa che le linee guida siano salvifiche ma hanno la possibilità di introdurre anticorpi sani", sintetizza il magistrato, parlando di "una semina per una raccolta nel lungo periodo". Convinto anche Padoan che possa rappresentare una svolta. "So che questo passo avanti non resterà lettera morta".
Le nuove linee, osserva, "sono una riforma strutturale profonda che porterà come risultato un maggiore benessere".
Cantone entra nel dettaglio delle linee guida. "Capiamo che alle società chiediamo uno sforzo significativo in termini risorse perché dovranno creare una struttura per la 'trasparenza", spiega. Tra gli altri aspetti, le società partecipate e controllate dal Tesoro "dovranno nominare un responsabile per la trasparenza, adeguare le strutture organizzative", perché "la trasparenza è lo strumento di corretta allocazione di risorse", insiste Cantone, definendo l e nuove linee-guida "una rivoluzione".
Indicazioni importanti anche dal capo di gabinetto del Tesoro Roberto Garofoli. Il testo definitivo della nuova direttiva anticorruzione per le partecipate e controllate del Mef non quotate, annuncia, arriverà dopo Pasqua. "La direttiva da stasera sarà online per la consultazione con le aziende, che durerà al massimo 15 giorni, dopo ci sarà il testo definitivo, quindi sicuramente dopo le vacanze di Pasqua", spiega. "Il tavolo alla Consob sulle quotate invece richiederà qualche settimana in più". Al centro del piano vi è "la trasparenza perché crediamo che questo sia l'antidoto forte contro il rischio di una non corretta allocazione delle risorse pubbliche".