Il governatore della banca centrale in una intervista al 'Financial Times:
"Nella revisione strategica" della Bce, annunciata dalla nuova presidente Christine Lagarde "dobbiamo decidere come accettare il dissenso e imparare a manifestarlo". Lo afferma il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco in una intervista al 'Financial Times' in cui affronta anche il nodo delle critiche inedite espresse da altri banchieri centrali alle ultime decisioni della gestione Draghi. "Penso che dovremmo mirare il più possibile ad essere trasparenti e se ciò significa evidenziare il dissenso o le diverse posizioni dei membri, personalmente non ho molto in contrario" aggiunge, spiegando come nel Consiglio Direttivo "di questo abbiamo discusso in passato". Il principale svantaggio di tale mossa, evidenzia, è che i disaccordi sarebbero più probabili nelle Bce, visto che il suo Consiglio Direttivo ha un numero di membri più che doppio rispetto agli organi equivalenti presso la Federal Reserve o la Banca d'Inghilterra.
Quanto agli attacchi condotti all'autonomia di Bankitalia, per presunte carenze in materia di vigilanza, ma anche ai suoi asset, come le riserve auree, sono "errori di fatto ed errori di diritto", sottolinea Visco evidenziando anche come le critiche da parte di alcune forze politiche italiane al Meccanismo Europeo di Stabilità derivano da un malinteso che associa questo strumento alla crisi della zona euro.