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Pa: Consip, boom Pmi tra fornitori, più 70% imprese abilitate/Adnkronos

30 maggio 2015 | 12.42
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Nel 2014 sul MePa mercato digitale il 99% sono piccole e micro aziende

(foto Infophoto)
(foto Infophoto)

E' un vero e proprio boom quello delle Pmi che forniscono la pubblica amministrazione. Nel Mercato Elettronico pubblico (MePa) gestito da Consip, si registra infatti una crescita esponenziale che ha fatto segnare, a fine 2014, 31.363 Pmi imprese abilitate con un incremento del 70% rispetto al 2013, per un valore di beni e servizi forniti alla Pa di 1,3 miliardi di euro, il 69% in più del 2013, su 32.834 amministrazioni attive, anch'esse in crescita e del 35% sul 2013. Ed il coinvolgimento delle piccolissime imprese italiane attive nel mercato interno alimentato dalla pubblica amministrazione è sempre più 'spinto' visto che, alla fine dello scorso anno, le Pmi fornitrici della Pa sono state il 99% del totale, di cui 77% micro imprese, 18% piccole, 4% medie, mentre le grandi aziende hanno coperto appena l'1%.

Questi i numeri principali che emergono dalla lettura del Quaderno Consip "Piccole e medie imprese tra opportunità e sfide: Consip e altri aggregatori, nuovi canali di accesso alla domanda pubblica", scritto dall’amministratore delegato, Domenico Casalino, e pubblicato sul sito internet della società del Mef. E appartengono sempre alla categoria delle Pmi, rileva ancora il Quaderno Consip, anche il 41% delle imprese che partecipano alle gare della società del Mef, ed il 34% di quelle che se le aggiudicano, valori, questi ultimi, superiori alla media europea. Riguardo il valore medio unitario dell’ordinato in linea con la capacità di risposta delle Pmi, lo studio rileva che è pari, a fine 2014, a circa 1.300 euro per ogni 'ordine diretto', mentre coinvolge 100 Pmi per ogni 'richiesta di offerta'.

"Consip -scrive l'ad Casalino in conclusione del Quaderno- gioca un ruolo chiave portando trasparenza ed efficienza nella Pubblica Amministrazione ed opportunità di sviluppo alle imprese, riportando la fiducia nello Stato nella gestione degli appalti, ed in generale delle risorse pubbliche. Dunque, oltre a permettere una buona allocazione della spesa pubblica per beni e servizi, Consip diventa sempre di più uno strumento di politica industriale del Paese". Il mercato in Italia, come negli altri paesi, è soprattutto la Pa. Una Pubblica amministrazione, si legge nel Quaderno di Consip, che ha la necessità, da un lato, di ridurre in maniera sensibile la spesa, che ha superato - in una accezione estesa - la soglia del 50% del Pil, ma che, dall’altro, deve tenere anche presente gli effetti di politiche di contrazione della spesa. Ad oggi, rileva ancora lo studio, le medie imprese ottengono in Italia il 62% dei loro ricavi, le piccole circa il 75% e le micro arrivano all’80%.

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