Il problema delle perdite riguarda circa un terzo delle società partecipate da comuni e province (33%), con una reiterazione nell'ultimo triennio che riguarda il 12% dei casi. Lo rileva il presidente della Corte dei conti, Raffaele Squitieri, nell'audizione della commissione per l'attuazione del federalismo fiscale. Di 3.949 società rilevate dalla magistratura contabile nel 2012, 469 hanno chiuso con segno negativo consecutivamente nel triennio, con un valore complessivo medio di 652,6 milioni di perdita.
Nelle società di servizi pubblici locali (acqua e rifiuti, energia e gas, trasporti) si è concentrato il 64,6 per cento del valore totale delle perdite croniche del 2012 (625,9 milioni), così distribuito: 2,9 per cento nel settore energia e gas, 18,3 nel settore acqua e rifiuti, 43,2 nel settore trasporti. Va tenuto presente che su quest'ultimo settore ricade il risultato d'esercizio negativo dell'Azienda romana per la mobilità (Atac) che nel solo 2011 ha rappresentato il 28,6 per cento del totale delle perdite croniche su scala nazionale (179,2 milioni).