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Riforma fiscale, come cambiano le scadenze di adempimenti e versamenti dal 2024

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo sulla semplificazione degli adempimenti tributari e, tra le novità, è ufficiale il nuovo scadenzario a partire dal 2024. Un focus delle principali modifiche

Riforma fiscale, come cambiano le scadenze di adempimenti e versamenti dal 2024
15 gennaio 2024 | 15.41
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Il decreto legislativo n. 1 dell’8 gennaio 2024 ridisegna il calendario delle scadenze fiscali.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sulla riforma del Fisco sul fronte di scadenze e adempimenti, cambiano i termini relativi alla dichiarazione dei redditi, ma non solo.

L’invio del modello Redditi viene anticipato di due mesi e passa al 30 settembre, allineandosi con quanto previsto in materia di modello 730.

Novità anche sul fronte degli adempimenti in materia di ISA ed è confermato l’avvio della dichiarazione precompilata per le partite IVA.

Riforma fiscale, le novità sulle scadenze della dichiarazione dei redditi 2024

È la dichiarazione dei redditi uno degli adempimenti al centro del decreto legislativo n. 1/2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 12 gennaio.

Cambiano i tempi previsti per l’invio della denuncia annuale e anche per il modello Redditi, al pari di quanto previsto per il modello 730, la trasmissione telematica dovrà avvenire entro il 30 settembre in luogo del 30 novembre.

Meno tempo a disposizione per la predisposizione della dichiarazione dei redditi a decorrere dal 2024, e quindi già in relazione alle somme relative al periodo d’imposta appena concluso.

Sempre sul fronte della dichiarazione reddituale, il decreto legislativo sulla semplificazione degli adempimenti prevede che per il 2024 i software per la compilazione degli ISA, la “pagella dell’imprenditore”, saranno messi a disposizione da parte dell’Agenzia delle Entrate entro il mese di aprile. Dal 2025 si passerà invece alla scadenza del 15 marzo, con un ulteriore anticipo al fine di agevolare i titolari di partita IVA nella compilazione e nella trasmissione dei dati.

Scadenze uniformate non solo sui termini di invio, ma anche su quelli per il versamento delle imposte emerse dalla dichiarazione dei redditi: chi opterà per il pagamento rateale dovrà adempiere entro il 16 di ciascun mese e si aggiunge una nuova scadenza, quella del 16 dicembre.

Al via la dichiarazione dei redditi precompilata per le partite IVA: online entro il 30 aprile 2024

Avvio confermato anche per la dichiarazione dei redditi precompilata per le partite IVA. Dal 2024, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione in via sperimentale il modello online entro il 30 aprile.

La dichiarazione dei redditi verrà messa a punto utilizzando dati e informazioni disponibili negli archivi dell’Anagrafe Tributaria, dai redditi fino alle spese detraibili trasmesse da soggetti terzi.

Scadenze mobili per ritenute e IVA

Novità anche sul fronte dei versamenti periodici per partite IVA e sostituti d’imposta. I termini relativi a IVA e ritenute IRPEF sui redditi dei lavoratori autonomi diventano mobili e si legano all’importo dovuto.

In ambedue i casi, se l’importo da pagare per il mese o per il trimestre di riferimento non supera la soglia di 100 euro sarà possibile differire il versamento al periodo successivo.

Arriva quindi la possibilità di cumulo dei pagamenti dovuti, fermo restando il termine ultimo per adempiere fissato al 16 dicembre dell’anno di riferimento.

Novità anche per i condomini che operano in qualità di sostituti d’imposta: le scadenze per i versamenti cumulativi passano al 16 giugno e al 16 dicembre, rispetto ai termini del 30 giugno e del 20 dicembre previsti fino al 2023 dall’articolo 25-ter, comma 2-bis del DPR n. 600/1973.

Tregua fiscale ad agosto e a dicembre: le novità sul fronte delle scadenze dei controlli fiscali dal 2024

Novità anche sul fronte dei controlli fiscali. Ad eccezione dei casi di indifferibilità e urgenza, dal 1° al 31 agosto così come dal 1° al 31 dicembre sarà sospeso l’invio degli atti dell’Agenzia delle Entrate.

La tregua estiva e natalizia si applicherà agli esiti dei controlli automatizzati e dei controlli formali e sul fronte degli avvisi bonari. Stop anche agli avvisi degli esiti in materia di liquidazione delle imposte dovute sui redditi sottoposti a tassazione separata e alle lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate.

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