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In Europa identità digitale sotto attacco, Italia terza per furti

21 febbraio 2024 | 12.32
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In Europa identità digitale sotto attacco, Italia terza per furti

L'Europa è stata la regione più bersagliata nel 2023 sul fronte dei furti di identità digitali con il 32% degli incidenti globali, passando dal secondo posto del 2022 al primo. Per quanto riguarda l’Italia, nel 2023 è stato il terzo Paese (12%) per credenziali digitali rubate o compromesse, con un costo medio per attacco di 3,40 milioni di euro. Alcuni fattori che potrebbero aiutare le aziende a ridurre il costo medio degli attacchi sono la Gestione dell'identità e degli accessi (risparmio di 120.533 euro per attacco) e la formazione dei dipendenti (risparmio di 212.093 euro per attacco). E' quanto emerge dal report X-Force Threat Intelligence Index 2024 pubblicato da IBM, basato su insight e osservazioni che derivano dal monitoraggio di oltre 150 miliardi di eventi legati alla cybersecurity che si verificano ogni giorno, in più di 130 paesi.

Secondo IBM X-Force, la divisione dei servizi di sicurezza di IBM Consulting, nel 2023, i criminali informatici hanno individuato l’opportunità di accedere alle reti aziendali, utilizzando account validi, anziché effettuare una compromissione. Quasi un attacco su tre osservato a livello mondiale ha preso di mira l'Europa (32%), un numero mai raggiunto prima d’ora in una singola area analizzata. Sempre nel 2023, i paesi più colpiti sono stati il Regno Unito (27%), la Germania (15%), la Danimarca (14%), il Portogallo (11%). In tutta Europa, X-Force ha osservato un aumento del 66% degli attacchi causati dall'uso di account validi rispetto all'anno precedente.

I principali punti deboli registrati sono le identità digitali e le e-mail, entrambi sfruttati nel 30% delle violazioni di account validi e phishing. I malware si sono rivelati l’azione malevola più diffusa, con il 44% degli incidenti. I tre fattori che hanno impattato maggiormente le organizzazioni europee sono stati la raccolta di credenziali (28%), l’estorsione (24%) e la fuga di dati (16%).

Tra i settori più colpiti, vi è quello manifatturiero, che è passato dal secondo posto del 2022 al primo nel 2023, con il 28% degli incidenti. Al secondo posto si colloca il settore dei servizi professionali rivolti a imprese e consumatori con il 25% degli attacchi. Nel complesso, l’Europa ha subito la percentuale più elevata di incidenti nel settore dell'energia (43%) e in quello finanziario e assicurativo (37%).

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