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Lavoro ibrido migliora benessere dipendenti, come funziona

Lo rivela un nuovo studio condotto da International workplace group (Iwg)

Un lavoratore - (Fotogramma)
Un lavoratore - (Fotogramma)
22 ottobre 2024 | 13.12
LETTURA: 4 minuti

C'è una chiara correlazione tra l'adozione di politiche di lavoro ibrido e il miglioramento del benessere dei dipendenti. Lo rivela un nuovo studio condotto da International workplace group (Iwg). La ricerca, condotta dal più grande fornitore al mondo di soluzioni di lavoro ibrido con marchi come Spaces e Regus, ha esaminato l'impatto del lavoro ibrido sulla salute mentale e fisica di mille lavoratori ibridi. E quattro lavoratori su cinque (80%) hanno affermato che il proprio benessere generale è significativamente migliorato grazie alla maggiore flessibilità offerta dal lavoro ibrido.

L'ampia diffusione del lavoro ibrido a livello globale ha visto sempre più lavoratori dividere il proprio tempo tra ufficio, spazi di lavoro flessibili locali e la propria abitazione. Ciò ha ridotto drasticamente il tempo impiegato per gli spostamenti tra casa e ufficio, permettendo ai lavoratori di concentrarsi maggiormente sul proprio benessere.

Il 68% degli intervistati ha dichiarato che la propria salute fisica è migliorata grazie al lavoro ibrido, con benefici che includono la possibilità di fare più esercizio fisico (54%) e di dedicare tempo alla preparazione di pasti più salutari (58%). I lavoratori ibridi si sono sentiti anche più riposati (80%) grazie al miglioramento della qualità del sonno e a ritmi di sonno più regolari (68%).

Lavoro ibrido, come funziona

Questo studio conferma ulteriormente i risultati di una precedente ricerca di Iwg dal quale era emerso che, oggi, un lavoratore ibrido medio dedica all’esercizio fisico 4,7 ore a settimana, rispetto alle 3,4 ore del periodo precedente alla pandemia, e dorme 71 ore in più all'anno, ovvero quasi 6 ore in più al mese. Oltre ai benefici per la salute che derivano dal lavoro ibrido, molte aziende stanno mettendo a disposizione programmi e incentivi per incoraggiare i dipendenti a svolgere attività fisica: il 17% dei lavoratori dichiara di poter usufruire di abbonamenti scontati in palestra offerti dall'azienda, mentre il 28% ha accesso a programmi di bike-to-work.

La maggiore flessibilità in termini di orari, luoghi e modalità di lavoro ha portato a un significativo miglioramento del work-life balance per quasi nove lavoratori su dieci (86%). Inoltre, tre quarti dei lavoratori (78%) hanno riscontrato una riduzione generale dello stress. Questi fattori hanno contribuito a creare una forza lavoro più felice e in salute, con quattro lavoratori su cinque (81%) che segnalano un miglioramento della propria salute mentale da quando sono passati al modello ibrido.

I dipendenti non sono gli unici a notare i numerosi benefici del lavoro ibrido per il benessere, anche gli hr leader ne riconoscono l'impatto positivo: secondo il report 'Hr leaders and hybrid working' pubblicato da IWG nel maggio 2024, l'86% degli HR leader considera il modello ibrido come uno dei benefit più richiesti dai propri dipendenti. Quasi la stessa percentuale (85%) lo ritiene uno strumento efficace per la fidelizzazione del personale. Gli hr leader sono altrettanto positivi riguardo ai benefici del lavoro ibrido in generale, l'88% di loro afferma infatti che il modello è vantaggioso per la salute mentale dei dipendenti.

Dato l'impatto estremamente positivo del lavoro ibrido sulla salute mentale e fisica dei lavoratori, non sorprende che tre quarti di essi (76%) abbiano affermato che il ritorno in ufficio cinque giorni a settimana influirebbe negativamente sul loro benessere. Lo studio suggerisce inoltre che ciò potrebbe avere un impatto sulla produttività aziendale. Il 74% dei lavoratori ha dichiarato di essere più produttivo quando lavora in modo ibrido e altrettanti (76%) hanno riferito di sentirsi più motivati. L'85% dei dipendenti ha inoltre affermato che il lavoro ibrido ha effettivamente migliorato la loro soddisfazione lavorativa. Risultati che sono confermati anche dagli HR leader, quattro su cinque (86%) affermano infatti che il lavoro ibrido è oggi uno dei benefit più richiesti e che aumenta la produttività dei dipendenti (85%).

Ciò riflette i risultati della ricerca condotta all'inizio di quest'anno dalla Banca d'Inghilterra, dalla Stanford University, dal King's College di Londra e dall'Università di Nottingham, guidata dal celebre economista e accademico Nick Bloom. La ricerca ha rilevato che, per ogni giorno in cui un dipendente lavora in modo ibrido, la produttività dell’azienda aumenta di circa 19 mila dollari. Iwg, il più grande fornitore al mondo di soluzioni di lavoro ibrido con marchi come Spaces e Regus, ha aggiunto 867 nuove sedi a livello globale lo scorso anno per soddisfare la crescente domanda di lavoro ibrido.

Mark Dixon, ceo di International workplace group, ha dichiarato: "Il lavoro ibrido è vantaggioso sia per i dipendenti che per i datori di lavoro. L'equilibrio che il lavoro ibrido offre - tra ufficio e casa, e tra lavoro e vita privata - supporta il benessere dei dipendenti e aiuta i datori di lavoro a rimanere competitivi nel reclutamento e nella fidelizzazione di talenti di alto livello”. “Questa ricerca - ha continuato Dixon - evidenzia una serie di benefici per la salute dei dipendenti, da un sonno migliore a più tempo per l'esercizio fisico. Una maggiore flessibilità nei modelli di lavoro e la riduzione dei tempi dedicati agli spostamenti hanno permesso ai lavoratori di concentrarsi sul miglioramento della loro salute fisica e mentale”.

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