cerca CERCA
Lunedì 29 Aprile 2024
Aggiornato: 01:07
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Per Cgil e Uil unità sindacale nuova frontiera, Cisl fredda

14 ottobre 2022 | 14.47
LETTURA: 2 minuti

Landini dal palco del XVIII congresso della Uil: "Ce lo impone il 40% degli astenuti". Fumarola (Cisl): "Prima continuiamo a portare avanti le piattaforme già messe a punto insieme"

I tre leader sindacali Landini, Sbarra e Bombardieri (Fotogramma)
I tre leader sindacali Landini, Sbarra e Bombardieri (Fotogramma)

Ripartire dall’unita’ sindacale per allargare la rappresentanza, coinvolgere tutti i lavoratori e farsi carico di costruire un nuovo modello di sviluppo sociale. Una “nuova frontiera” che non ha alternativa, per Maurizio Landini che dal palco del XVIII congresso Uil, lancia una appello forte soprattutto alla Cisl di Luigi Sbarra con cui i rapporti, dopo lo strappo sullo sciopero generale contro il Governo Draghi, si sono ridotti al lumicino. La Uil di Bombardieri già c’e’, e l’impegno ad una strada comune che ripensi al modello capitalista che ha ormai mostrato la corda, e’ stato rinnovato anche ieri nelle ‘considerazioni finali’ presentate alla convention della confederazione di via Lucullo in corso a Bologna.

Uno sforzo unitario, che “parta dal basso, dai territori, dai luoghi di lavoro”, avverte Landini, imposto da quel 40% di astenuti, lavoratori anch’essi, che evidentemente non hanno trovato nessuna rappresentanza e per questo da conquistare al sindacato. “Numeri che ci dicono che c’e’ stata una rottura drammatica tra lavoro e rappresentanza politica. Allora serve ricostruire non un partito - avverte- ma una nuova cultura politica per cui la persona torni al centro. Se non lo facciamo noi non lo fa nessuno”.

Nessuna “ricetta” pronta, ammette ancora Landini che allontana anche l’eventualità di parlare di “un sindacato unico o di un sindacato che dica all’altro cosa fare”. Quanto il fatto, ammonisce tra gli applausi della platea Uil, “che non riesco a vedere il futuro di un sindacato confederale se continuiamo ad essere tre soggetti, che a volte non sono d’accordo tra loro, che non si pongono il problema di dare una prospettiva unitaria al movimento dei lavoratori”.

Un sindacato unito, dunque, “ne’ corporativo ne’ aziendale, ma autonomo che non risponda ai partiti ma solo ai lavoratori, ai giovani e ai pensionati e che fa della contrattazione collettiva la ragione stessa della sua esistenza, che allarghi la propria rappresentanza a tutte le forme di lavoro per aprirsi ai cambiamenti”, elenca ancora Landini che ribadisce di non “aver una ricetta” ma ricordando che “un sindacato confederale e’ piu’ forte solo se plurale”. E ripete: “serve andare oltre l’unita’ sindacale che da sola non e’ sufficiente. Solo così’ possiamo fare la differenza”.

Un appello però che non smuove la Cisl. Assente Sbarra per cause di salute, il compito di replicare all’invito Cgil tocca al segretario confederale Daniele Fumarola che non nasconde una certa freddezza. “Prima di arrivare a considerare l’ipotesi di un sindacato unitario proverei a mettere in campo quello che ci unisce: prima continuiamo a portare avanti le piattaforme gia’ messe a punto insieme, da fisco a pensioni e poi il resto si vedrà. Le persone, ora, hanno bisogno di risposte concrete; gli aspetti politici un po’ piu’ ampi credo che in questo momento siano residuali”, commenta conversando con l’Adnkronos. (Dall’inviato Alessandra Testorio)

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza