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Perricone: "Con il dl imprese è a rischio la competitività di Ntv. Siamo molto arrabbiati"

16 luglio 2014 | 14.02
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E' l'allarme del presidente della società che gestisce il treno ad alta velocità Italo: "Il provvedimento nei fatti distrugge la libera concorrenza e il libero mercato per tornare al monopolio nel settore ferroviario"

Perricone:

"Siamo molto preoccupati per il decreto sulla competitività e per le conseguenze sul costo dell'energia. Tutto scaricato sulle imprese ferroviarie e da quanto ci risulta c'è anche un tentativo di scaricarlo solo sull'alta velocità. Questo per noi è un provvedimento del tutto inaccettabile". Ad affermarlo è il presidente di Ntv, Antonello Perricone, al termine della Relazione del presidente dell'Autorità dei Trasporti, Andrea Camanzi.

"Siamo stupefatti -sottolinea Perricone- che un governo del quale ci si attendeva delle azioni molto diverse possa avere immaginato di prendere dei provvedimenti che nei fatti concreti distrugge la libera concorrenza, il libero mercato. Si ritorna al monopolio nel settore ferroviario. Di questo siamo molto arrabbiati. Continuiamo sulla nostra strada convinti che poi il buon senso debba prevalere ma qualcuno se ne deve assumere le responsabilità".

"Ci chiediamo se il presidente del Consiglio, Matteo Renzi sia a conoscenza delle conseguenze del provvedimento sull'energia del suo governo, con il quale si mette a tappeto la concorrenza nel trasporto viaggiatori sull'Alta velocità", sottolinea Perricone riconfermando che questo provvedimento "mette seriamente a rischio la sostenibilità futura di Ntv".

Caricare su Ntv, così come prevede il decreto, spiega Perricone, un costo di circa 20 milioni di euro annui per i maggiori oneri della bolletta elettrica, "significa cambiare, in corsa e in peggio, le regole del gioco e aprire le porte al ritorno di una situazione di monopolio".

Questo governo, "in una situazione economica di crisi già tanto grave, vuole davvero mettere a rischio un miliardo di euro di investimenti privati e oltre mille giovani lavoratori? Se è davvero così, si assume una responsabilità gravissima: uccidere la concorrenza e tornare al Medioevo del trasporto ferroviario. Francamente, le attese su questo governo, erano ben altre, non certo quelle di azioni, così dure, contro il libero mercato". Il prossimo cda di Ntv è programmato per il 30 luglio.

Quanto alla relazione del presidente dell'Authority, Perricone sottolinea che è stato "un discorso ineccepibile, belle e condivisibili intenzioni per il futuro". "Noi ci auguriamo che da queste, si passi il più velocemente alla pratica. E per noi è già molto tardi. A parole, e in sede elettorale, tutti sono sempre a favore della concorrenza, quando però occorre dimostrarlo nei fatti, arrivano i problemi", aggiunge ribadendo la necessità di passare "dalle intenzioni ai fatti. Siamo in gravissimo ritardo".

Authority trasporti: "Nelle ferrovie separare la rete dai servizi" - Nel suo discorso Camanzi ha affermato che "nei settori nei quali, come nel caso del trasporto ferroviario, operano imprese dominanti verticalmente integrate, è essenziale che la gestione della infrastrutture sia separata dalla fornitura dei servizi". Diversamente, aggiunge, "non vi sono incentivi a saturare la capacità disponibile, né adeguate garanzie di un accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture medesime". Camanzi ha poi annunciato che è stata avviata una fase di verifica da parte dell'Autorità dei finanziamenti pubblici per i servizi universali. "Vogliamo verificare - ha spiegato il presidente - il meccanismo dei costi e se il contributo che viene versato è congruo oppure sotto o sovradimensionato". Non una spending review, precisa Camanzi, ma "una review regolatoria e strutturale" per verificare "l'organizzazione della catena di produzione di quei servizi per vedere se possono essere prodotti a costo più basso". Un lavoro che l'Authority vuole svolgere per l'anno prossimo.

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