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Salvini: "5G in aereo? Meglio lavorare per connettere tutto il paese"

13 dicembre 2022 | 15.45
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Salvini:

"Ieri la Commissione Europea ha autorizzato la fruibilità del 5G in volo quindi si potrà telefonare anche in aereo: non so come la pensiate voi ma in aereo era l'unico momento di tranquillità e serenità in cui potevi essere non raggiungibile. Come Mit vedremo di modulare nel tempo anche questa accessibilità perenne perché il tempo è un bene prezioso". E' il ministro delle Infrastrutture e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini ad annunciarlo nel suo intervento all'assemblea di Confesercenti.

Il vicepremier osserva tuttavia che c'è una incongruenza tra questa disponibilità del segnale telefonico e il fatto che in Italia molte zone non sono connesse. "Non si può andare incontro a un 2023 dove ti raggiungo nel telefonino in aereo a migliaia di metri altezza e rimani disconnesso come scuola, lavoro e salute in troppe parti d’Italia" osserva interpellato successivamente dai giornalisti.

Cosa fare dunque? "Bisogna lavorare con le compagnie telefoniche perché - risponde Salvini - intervengano anche laddove guadagnano di meno, perché è chiaro che le aree interne le aree appenniniche la Sardegna piuttosto che le aree montuose non possono essere isolati dal resto del mondo. Quindi anche se non è una mia diretta competenza stimolerò i miei colleghi a correre".

"Noi lavoriamo per connettere tutto il paese perché - spiega - devi poter lavorare a distanza ovunque in Italia anche nelle zone meno centrali, perché l’Italia non è solo Milano, Roma, Torino, Palermo" ci sono "5000 comuni italiani a meno di 5000 abitanti, poi questa è una mia opinione personale" precisa il vicepremier. A suffragare la sua opinione giungono pero' i dati illustrati dal sottosegretario alla Presidenza con delega all'innovazione Alessio Butti in audizione alla Camera.

Sul Piano Italia a 1 Gica "allo stato attuale i due aggiudicatari di contributi pubblici - ha spiegato Butti - hanno dichiarato ad Infratel che non riusciranno a raggiungere il target dell’1% dei numeri civici a piano entro il 31 dicembre 2022. Infratel Italia, anche su nostra sollecitazione, ha chiesto chiarimenti ad ambedue gli operatori (Tim e Open Fiber n.d.r.) sui dati di avanzamento comunicati, in modo da poter esercitare appieno il proprio ruolo di controllo su quanto dichiarato".

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