Giornata negativa per le Borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della decisione della Fed di alzare i tassi di interesse di 75 punti base e di continuare con nuovi aumenti nei prossimi mesi. La Banca centrale americana spaventa quindi gli investitori, che temono effetti recessivi nel Vecchio Continente, soprattutto se anche la Bce seguirà questa strada.
Ancora debole, poi, l’euro sul dollaro e scende il prezzo del petrolio, mentre risale quello del gas naturale. Piazza Affari chiude perdendo lo 0,42%, a 22.706,02 punti. Stabile, invece, lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che rimane attorno ai 215 punti base.
Sul listino principale di Milano si mette in evidenza Tim (+3,22%), consolidando i risultati positivi messi a segno nelle precedenti sedute. In campo due ipotesi per la società: la cessione di una quota della divisione EnterpriseCo oppure un'opa di Cassa depositi e prestiti, Vivendi, Kkr e Macquarie, per separare in un secondo momento le attività commerciali dalla gestione della rete. Entrambe le opzioni portano alla rete unica. In rialzo anche Saipem (+1,28%), Buzzi (+1,02%), Tenaris (+1,41%) e Inwit (+0,81%).
In coda al listino, invece, Stellantis (-3,26%) e Pirelli (-2,77%), visti i dati delle vendite di automobili in Italia e in Europa, ancora insufficienti. Secondo il ministero dei trasporti a ottobre in Italia sono state immatricolate quasi 116mila vetture, in aumento del 14,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Salgono anche le vendite di Stellantis, ma i suoi conti nell’ultimo trimestre non sono ritenuti positivi. In negativo pure Italgas (-2,46%), Moncler (-2,78%) e Iveco (-1,34%). (in collaborazione con Money.it)