Macrina è spesso detta 'la giovane', perché ha lo stesso nome della nonna paterna, discepola di San Gregorio il taumaturgo. Il suo avo materno era stato martirizzato all'epoca di Diocleziano. Macrina è sorella dei celebri Basilio il grande, Gregorio di Nissa e Pietro di Sebaste. Nel 380, il fratello Gregorio di Nissa, di ritorno dal concilio di Antiochia la trova sul letto di morte e con lei ha un ultimo indimenticabile colloquio, poi immortalato nelle pagine del dialogo 'Sull’anima e la resurrezione'. Lo stesso Gregorio, scrivendo una lettera al solitario Olimpio sulla dottrina ascetica e spirituale, narra la vita di Macrina, quale esempio di un'esistenza dedicata tutta al Signore.