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In Italia lavorano circa 63.700 peruviani, 67% soggiornanti

27 febbraio 2014 | 16.30
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In Italia lavorano circa 63.700 peruviani, 67% soggiornanti

Roma, 27 feb. (Labitalia) - In Italia gli occupati di cittadinanza peruviana sono circa 63.700, il 66,9% dei peruviani in età da lavoro (di 15 anni e oltre). Emerge dall'analisi effettuata dal Centro studi e ricerche Idos/Immigrazione Dossier Statistico su base dati Istat, per conto del progetto 'Incontro' promosso dal ministero del Lavoro (Direzione generale dell'Immigrazione e politiche di integrazione).

In totale, la popolazione peruviana con più di 15 anni ammonta a 95.299 persone e include, oltre agli occupati, una quota del 10,5% di persone in cerca di lavoro (disoccupati) e una quota del 22,6% di persone inattive, ossia che non soltanto non hanno svolto nemmeno un'ora di lavoro nella settimana di riferimento dell'indagine, ma non hanno neanche cercato un lavoro nelle quattro settimane precedenti, né si sono dette disponibili a lavorare entro le due settimane successive.

Rispetto alla totalità dei non comunitari, i peruviani si caratterizzano per una più alta quota di occupati (66,9% a fronte di una media del 57,6%) e, soprattutto, per una minore incidenza dei non attivi (dieci punti percentuali in meno della media).

Coerentemente con la decisa connotazione femminile della collettività, anche nel mercato del lavoro le donne rappresentano il 60% dei lavoratori nati in Perù, un dato che pone questo gruppo, seppure non da solo, in controtendenza all'interno del mercato del lavoro degli immigrati, dove complessivamente, tra gli occupati, le donne si fermano al 40%.

A spiegare la forte attrattività esercitata dall'Italia verso le donne del Perù - e negli ultimi anni verso quelle dell'Est europeo - è la domanda di forza lavoro aggiuntiva nel settore dei servizi, nel quale gli occupati peruviani risultano infatti inseriti nella misura dell'87%, 25 punti percentuali in più della media dei non comunitari nel complesso. Il restante 13% degli occupati peruviani lavora nel settore dell'industria, mentre è quasi del tutto assente la loro presenza in agricoltura.

Per il 30% si tratta di impieghi non qualificati dei servizi domestici (1 su 3), ma si rilevano anche un 25% occupato in professioni qualificate nei servizi alla persona e assimilati (1 su 4) e un 5,3% in professioni qualificate dei servizi sociali e sanitari. Sono invece più basse le quote relative a lavori non qualificati nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, ristoranti (6,6%) e nel trasporto e consegna merci (5,4%). Fortemente concentrati nei servizi, i peruviani hanno raggiunto in questo settore posizioni piuttosto qualificate (ad esempio, in ambito sanitario e infermieristico).

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