(Aki) - La sharia vieta ai musulmani di viaggiare all'estero. Lo stabilisce la controversa fatwa lanciata dal predicatore saudita, Sheikh Abdullah al-Suwailem, che ha scatenato forti polemiche nella stessa monarchia di re Abdullah, suscitando la reazione di alcuni editorialisti e religiosi che hanno accusato il predicatore di "estremismo".
Al-Suwailem, citato dal quotidiano 'al-Hayat', ha sottolineato che la legge islamica "vieta i viaggi all'estero" ma con "alcune eccezioni". La prima di queste condizioni e' che l'aspirante viaggiatore sia "un vero credente" e che abbia l'"immunita'" religiosa in modo che "non cada in tentazioni" all'estero.
Il religioso, che lavora al programma Munasaha, mirato a riabilitare i terroristi di al-Qaeda in carcere, ha sottolineato che "chiunque tema di compiere peccato, non deve viaggiare all'estero cosi' come non deve bere alcol", in quanto "Dio non ama" i musulmani che vivono tra gli "infedeli". Per questo motivo, viaggiare in un altro paese musulmano e' "meno sgradito". Secondo al-Suwailem, anche i viaggi nella "terra dell'infedelta'" per motivi di affari o di studio sono "proibiti ad eccezione di casi di estrema necessita'". (segue)