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Sudan: dalla condanna a morte all'arrivo in Italia, la storia di Meriam

Il lieto fine dopo un incubo durato oltre due mesi. Meriam, la donna cristiana condannata a morte per apostasia in Sudan e poi liberata è atterrata stamani a Roma a bordo di un volo di stato. Ad accoglierla anche il primo ministro, Matteo Renzi. Ecco le tappe più significative di una storia che ha commosso il mondo.

Sudan: dalla condanna a morte all'arrivo in Italia, la storia di Meriam
24 luglio 2014 | 11.58
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Il lieto fine dopo un incubo durato oltre due mesi. Meriam, la donna cristiana condannata a morte per apostasia in Sudan e poi liberata è atterrata stamani a Roma a bordo di un volo di stato. Ad accoglierla anche il primo ministro, Matteo Renzi. Ecco le tappe più significative di una storia che ha commosso il mondo.

15 maggio - Un tribunale di Khartoum condanna a morte per impiccagione le 27enne Meriam, madre di un bambino e incinta di otto mesi con l'accusa di apostasia. I giudici stabiliscono che la donna debba subire 100 frustate per aver commesso adulterio, visto che il suo matrimonio con un uomo cristiano non e' riconosciuto valido in base alla sharia.

27 maggio - Nasce in carcere Maya, secondogenita di Meriam. Uno dei suoi avvocati spiega che il parto è avvenuto nella clinica del carcere dove è rinchiusa.

5 giugno - Sulla vicenda interviene il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Pur nel rispetto della sovranità del Sudan e del principio di separazione dei poteri, il Presidente della Repubblica auspica che possano essere tempestivamente confermate le recenti dichiarazioni dell'Ambasciatore del Sudan in Italia riportate dalla stampa e relative a una revisione della sentenza", si legge in una nota.

23 giugno - Meriam viene liberata per la prima volta. Lo annuncia il suo avvocato, Elshareef Ali. La misura e' stata decisa da un tribunale d'appello di Khartoum, che ha annullato la sentenza di condanna a morte.

24 giugno - Il legale della donna, Mohammed al-Nour, annuncia su Twitter che Meriam è stata di nuovo arrestata all'aeroporto di Khartoum, dove insieme al marito e ai due figli stava per imbarcarsi su un volo per gli Stati Uniti.

26 giugno - Le autorità sudanesi rilasciano Meriam per la seconda volta. La donna si trasferisce poi nell'ambasciata americana a Khartoum.

2 luglio - Il caso di Meriam viene citato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi in occasione del suo discorso di inaugurazione del semestre europeo a Strasburgo.

3 luglio - Il vice ministro degli Esteri Lapo Pistelli incontra Meriam a Khartoum. "Ho trovato Meriam in buone condizioni fisiche e di spirito, naturalmente provata da questa esperienza. Le ho assicurato il massimo impegno del Governo italiano a seguire la vicenda fino alla sua conclusione", afferma Pistelli.

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