(Aki) - Amnesty accusa poi le forze di governo e i suoi alleati di aver lanciato attacchi ripetuti, tra cui raid aerei e bombardamenti, sugli edifici civili nel campo. ''Lanciare attacchi indiscriminati sulle aree civili, causando morti e feriti, è un crimine di guerra'', si legge nel rapporto. ''Colpire indiscriminatamente aree densamente popolate, dove i civili tentano di fuggire, dimostra un atteggiamento spietato e cinico di disprezzo rispetto ai principi base del diritto umanitario internazionale'', ha aggiunto Luther.
Amnesty ha quindi reso noto che almeno il 60 per cento di coloro che sono rimasti a Yarmuk soffrono di malnutrizione, con i residenti che non hanno mangiato frutta e verdura per mesi. ''Le forze siriane hanno commesso crimini di guerra affamando i civili - ha proseguito Luther -. Straziate, le famiglie hanno dovuto mangiare cani e gatti e i civili sono stati attaccati da cecchini per procurarsi il cibo a Yarmuk''. Inoltre, la consegna di alimenti al campo e' stata ''del tutto inadeguata ai beni primari'' della popolazione.