I soldati della Missione dell'Unione africana in Somalia (Amisom) hanno abusato a sfruttato sessualmente donne e ragazze somale nelle loro basi a Mogadiscio. La denuncia arriva dall'ong Humar Rights Watch (Hrw). "I soldati dell'Ua - si legge in un rapporto pubblicato dall'organizzazione - servendosi di intermediari somali, hanno utilizzato una grande varietà di tattiche, tra cui quella degli aiuti umanitari, per costringere donne e ragazze vulnerabili ad attività sessuali".
"Hanno inoltre violentato e aggredito sessualmente - si legge ancora - donne arrivate alle basi dell'Amiso per cercare assistenza medica o acqua". Il rapporto si basa sulla testimonianza di 21 donne somale, alcune molto giovani, le quali hanno riferito di essere state violentate o sfruttate sessualmente dal 2013 in due basi a Mogadiscio da parte di militari dell'Uganda e del Burundi che prestavano servizio dell'Amisom.
L'Amisom, costituita nel 2007 con l'obiettivo di sostenere le autorità di Mogadiscio contro i militanti islamici Shabab, è finanziata dall'Onu, dall'Ue, dagli Usa e dal Regno Unito. Conta militari di Uganda, Burundi, Kenia, Etiopia, Gibuti e Sierra Leone. "I paesi che sostengono queste truppe, l'Unione africana e i donatori che finanziano l'Amisom - conclude il rapporto di Hrw - dovrebbero affrontare con urgenza la questione degli abusi e rafforzare le procedure in Somalia perché sia fatta giustizia".
