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Brasile: 2 milioni in piazza contro Dilma, in arrivo piano anticorruzione

16 marzo 2015 | 11.08
LETTURA: 3 minuti

Le proteste scoppiate dopo lo scandalo delle tangenti pagate dall'azienda petrolifera statale Petrobras a partiti e numerosi esponenti politici, in stragrande maggioranza membri dei partiti della coalizione di governo

La manifestazione a San Paolo (Foto AFP) - AFP
La manifestazione a San Paolo (Foto AFP) - AFP

Sono stati circa due milioni i brasiliani che sono scesi in piazza in centinaia di città del Paese per protestare contro la corruzione della classe politica e chiedere l'impeachment della presidente Dilma Rousseff, dopo lo scandalo che sta scuotendo il gigante statale del petrolio Petrobras. Secondo quanto riferiscono i media locali, le manifestazioni di ieri hanno interessato 147 città. Il corteo più numeroso è stato quello di San Paulo, dove oltre un milione di persone ha affollato l'Avenida Paulista. Ma migliaia di cittadini hanno sfilato anche per le vie della capitale, Brasilia, a Rio de Janeiro e a Salvador de Bahia. L'atmosfera era festosa: i manifestanti indossavano i colori del paese -giallo e verde - sventolavano bandiere e cantavano: "Out Dilma". Proteste anche oltremare presso le ambasciate e i consolati di Buenos Aires, Londra e Sydney.

Nel corso delle manifestazioni, che si sono svolte pacificamente e senza incidenti violenti, i partecipanti hanno accusato Dilma Rousseff, che ha il suo secondo mandato alla guida del Paese da appena cinque mesi, di complicità o di responsabilità nello scandalo sul giro di tangenti pagate dalla Petrobras a una cinquantina di esponenti politici, in stragrande maggioranza membri dei partiti della coalizione di governo. All'epoca dei fatti leader del partito dei lavoratori era a capo della società, ma un'inchiesta voluta dal ministro della giustizia l'ha prosciolta da tutte le accuse. Ad alimentare l'insoddisfazione dei brasiliani, anche il rallentamento dell'economia e l'aumento dell'inflazione.

"Amo il Brasile. Amo il mio paese. E sono stanco della corruzione. Non importa quale partito politico sia coinvolto, siamo stanchi di essere derubati", ha detto un manifestante a Sao Paulo. A Rio de Janeiro, i cittadini si sono riuniti lungo la spiaggia di Copacabana, mentre nella capitale, Brasilia, i manifestanti hanno marciato presso la sede del governo.

In seguito alle proteste, il governo ha promesso una serie di misure per combattere la corruzione e l'impunità e ha definito le manifestazioni "un'espressione di democrazia".

I partiti di opposizione hanno sostenuto le proteste di domenica, ma non hanno apertamente chiesto l'impeachment del presidente. Il senatore Aecio Neves, che è stato sconfitto per un soffio nel voto presidenziale del mese di ottobre, ha rilasciato una dichiarazione lodando le proteste e affermando che i brasiliani "sono scesi in piazza per riunire le loro virtù, i loro valori e anche con i loro sogni".

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