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Volevano decapitare militare, sventato attacco contro base in Francia

 (Afp) - Bernard Cazeneuve
(Afp) - Bernard Cazeneuve
16 luglio 2015 | 10.09
LETTURA: 3 minuti

Avrebbero confessato il progetto di attentato contro una base militare francese i tre individui arrestati dalle forze di sicurezza del paese e tuttora in stato di fermo: secondo France Info, i tre volevano sequestrare e decapitare un graduato dell'esercito francese nella base militare di Port-Vendres, vicino Perpignan. L'intento era quello di filmare la loro azione e diffondere le immagini su Internet a cose fatte. L'attacco era in programma per il 7 gennaio prossimo, ad un anno dagli attentati contro Charlie Hebdo .

I sospetti attentatori, un 17enne, un 19enne e un ex marinaio riformato sono stati fermati dagli uomini della DGSI (Direction générale de la sécurité intérieure) in zone diverse, Bouches-du-Rhône, Rhône e Yvelines. A dare notizia degli arresti è stato il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve. Un minore di 16 anni si è visto revocare lo stato di fermo dopo che si era appreso che era stato scartato dal progetto per la sua giovane età.

Uno dei principali istigatori del progetto, il 17enne, era stato individuato alla fine dello scorso anno per "il suo attivismo sulle reti sociali" e la sua aspirazione a partire per la Siria, grazie al dispositivo creato dal governo per contrastare l'operato delle reti jihadiste. Messo sotto sorveglianza, il sospetto ha condotto gli investigatori sulle tracce degli altri tre individui con cui era in contatto, si legge su 'Le Monde', secondo il quale era stato l'ex militare della marina a proporre di prendere di mira una base nel sud della Francia in cui aveva prestato servizio prima di essere riformato.

Anche il terzo fermato, il 19enne, era stato individuato per i suoi legami con i movimenti radicali. Secondo una fonte prossima al caso citata dal quotidiano, un servizio di intelligence 'straniero' avrebbe contribuito ad attirare l'attenzione dei servizi francesi sulle intenzioni dei 3. Ora dall'analisi dei computer e dei cellulari si dovrebbe poter capire se il progetto veniva realizzato in coordinamento con un contatto in Siria.

Nel dare l'annuncio degli arresti Cazeneuve ha dato le cifre della lotta contro l'estremismo jihadista in Francia; dall'istituzione del numero verde un anno e mezzo fa, circa 2500 persone sono state segnalate per 'radicalizzazione'. Malgrado il dispositivo di prevenzione messo in atto nell'aprile 2014, i francesi partiti per la Siria dall'inizio della guerra civile sono ormai 500.

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