Gaza, Israele interrompe fornitura aiuti nel nord

L'ordine di Netanyahu dopo che il ministro delle Finanze di estrema destra Bezalel Smotrich ha minacciato di abbandonare il governo. Almeno 20 morti questa mattina nei raid israeliani

Aiuti a Gaza - (Afp)
Aiuti a Gaza - (Afp)
26 giugno 2025 | 11.12
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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato oggi di tagliare tutti gli aiuti destinati alla Striscia di Gaza settentrionale, dopo che il ministro delle Finanze di estrema destra Bezalel Smotrich ha minacciato di abbandonare il governo.

Smotrich ha minacciato di dimettersi dalla coalizione dopo che un video che mostrava uomini armati prendere il controllo dei camion degli aiuti umanitari è circolato sui social media. Secondo Smotrich, gli aiuti continuano a finire nelle mani di Hamas.

Dopo le minacce di Smotrich, Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno annunciato di aver dato istruzioni alle Idf di elaborare un piano d'azione entro 48 ore per impedire ad Hamas di impossessarsi degli aiuti. I due hanno affermato di aver ricevuto informazioni che confermano che "Hamas sta ancora una volta prendendo il controllo degli aiuti che entrano nella Striscia di Gaza settentrionale e li ruba ai civili".

Nuove vittime nella Striscia

Gli attacchi aerei israeliani hanno ucciso oggi almeno 21 palestinesi nella Striscia di Gaza. Lo hanno reso noto le autorità sanitarie locali, mentre i mediatori si sono rivolti a Israele e Hamas per chiedere una ripresa dei colloqui di cessate il fuoco e porre fine alla guerra.

Le autorità sanitarie di Gaza hanno dichiarato che un attacco aereo israeliano ha ucciso almeno nove persone in una scuola che ospitava famiglie sfollate nel sobborgo di Sheikh Radwan a Gaza City, mentre un altro attacco ha ucciso nove persone nei pressi di un accampamento di tende a Khan Yunis, nella parte meridionale dell'enclave.

Oms consegna prime forniture mediche a Gaza dal 2 marzo

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha consegnato intanto le sue prime forniture mediche a Gaza dal 2 marzo, ha annunciato su X il direttore generale dell'Oms, Adhanom Ghebreyesus, secondo cui si tratta di aiuti insufficienti, definendo i 9 camion entrati nella Striscia "una goccia in un oceano". "Nove camion carichi di forniture mediche essenziali, 2mila unità di sangue e 1.500 unità di plasma", sono entrati nell'enclave palestinese, ha dichiarato il Dg Oms, aggiungendo che le forniture verranno distribuite agli ospedali che hanno priorità entro pochi giorni.

Hamas: funerali soldati diventeranno evento abituale senza fine offensiva Israele

I funerali dei soldati israeliani "diventeranno un evento abituale" se Israele non porrà fine alla sua offensiva contro la Striscia di Gaza. L'avvertimento arriva dal Movimento di Resistenza Islamico Hamas all'indomani della morte di sette soldati in un'imboscata tesa dall'ala militare del gruppo, le Brigate Ezeldeen al-Qassam, nel sud dell'enclave palestinese. "I funerali e le salme dei soldati nemici diventeranno un evento comune, se Dio vuole, finché l'aggressione e la guerra criminale dell'occupazione contro il nostro popolo continueranno e il governo nemico ingannerà la sua opinione pubblica e ignorerà il fatto che sta gettando i suoi soldati nel caos a Gaza per illusori scopi politici", ha dichiarato il portavoce delle Brigate Ezeldeen al-Qassam, Abu Obeida.

Ieri l'esercito israeliano aveva confermato la morte di sette soldati negli scontri nel sud di Gaza, e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva parlato in un messaggio sul suo account X di "una giornata molto difficile per il popolo di Israele". "Gli eroici soldati sono caduti nella battaglia per sconfiggere Hamas e liberare gli ostaggi nella Striscia di Gaza meridionale".

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