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Guerra Ucraina, la Russia dichiara una nuova tregua

08 marzo 2022 | 09.37
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Dalle 9.30 per "l'evacuazione di civili e cittadini stranieri lungo le rotte concordate"

(Afp)
(Afp)

La Russia dichiara una nuova tregua domani dalle 9.30 nella guerra con l'Ucraina. "Al fine di attuare praticamente misure per l'evacuazione di civili e cittadini stranieri lungo le rotte concordate, durante l'operazione umanitaria" fa sapere il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass. Sempre domani saranno inviate al vice primo ministro dell'Ucraina Iryna Vereshchuk le informazioni sui corridoi umanitari da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol.

La tregua di domani segue quella di oggi, che non sempre sarebbe stata rispettata, decisa per permettere l'evacuazione dei civili dalle città assediate. I civili passati da Sumy a Poltava sono stati 723, mentre sarebbero stati 3mila quelli che sono riusciti a passare da Irvin.

Più difficile la situazione a Mariupol dove, secondo il ministero della Difesa dell’Ucraina, le forze russe "hanno aperto il fuoco nella direzione del corridoio umanitario" da Zaporizhzhia a Mariupol. "Otto camion e 30 autobus pronti a consegnare aiuti umanitari a Mariupol e a evacuare civili a Zaporizhzhia. La pressione sulla Russia va intensificata affinché mantenga i suoi impegni", ha scritto su twitter, il portavoce del ministero degli esteri ucraino Oleg Nikolenko.

"Queste azioni dell’esercito russo non sono altro che genocidio contro il popolo ucraino", si afferma, sottolineando che per provvedere all’evacuazione dei civili "sono state sgombrate e sminate le strade. Tuttavia il nemico non ha lasciato andare via donne, anziani e bambini". "La Russia tiene in ostaggio 300mila civili a Mariupol, impedisce l'evacuazione umanitaria nonostante gli accordi con la mediazione della Croce Rossa internazionale. Un bambino è morto per disidratazione ieri! I crimini di guerra fanno parte della strategia deliberata della Russia. Esorto tutti gli Stati a chiedere pubblicamente: 'Russia, lascia andare le persone!'", ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

KIEV - "Chiediamo alla Russia di rispettare il suo impegno al cessate il fuoco, di astenersi da attività che mettono in pericolo la vita delle persone e di consentire la consegna di aiuti umanitari", si legge in un tweet del ministero degli Esteri ucraino. Secondo quanto ha spiegato in un briefing Iryna Vereschurk, Ministro per l’integrazione dei territori occupati, l'accordo è stato concordato dal Ministero della difesa russo anche con la Croce rossa. "Tuttavia - ha aggiunto la rappresentante del governo ucraino - abbiamo già informazioni che la Federazione Russa si starebbe preparando a lanciare provocazioni e a non rispettare l’itinerario stabilito". Per questo "chiediamo alla Federazione Russa di rispettare gli accordi. Il corridoio è fatto per portare via i civili, tra cui anche gli studenti indiani e cinesi e prevede anche la consegna in zona di medicinali e prodotti alimentari". Il corridoio umanitario dovrebbe chiudersi alle ore 21 ucraine (le 20 in Italia).

ONU - "I civili devono essere rispettati e protetti", ha sottolineato intervenendo in Consiglio di Sicurezza dell'Onu, il segretario generale aggiunto delle Nazioni Unite per le questioni umanitarie, Martin Griffiths. "Le parti devono prestare costante attenzione per tutelare i civili, gli esercizi commerciali e le infrastrutture. Questo include il consentire un passaggio sicuro per i civili per permettere loro di abbandonare le zone teatro di ostilità in modo volontario e nella direzione scelta". Serve inoltre "un passaggio sicuro per gli aiuti umanitari", ha aggiunto. "I civili in città quali Mariupol, Kharkiv, Melitopol, hanno un bisogno disperato di aiuti, soprattutto rifornimenti medici necessari a salvare vite".

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