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Italia-Usa, Di Maio: "Fedeltà atlantica asse portante della nostra politica estera"

13 aprile 2021 | 15.57
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Il ministro degli Esteri in occasione dei 160 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Stati Uniti: "Abbiamo storia condivisa e patrimonio comune"

(Afp)
(Afp)

"L'Italia e gli Stati Uniti hanno una storia condivisa e un patrimonio comune". Lo ha sottolineato Luigi Di Maio, intervenendo all'evento virtuale organizzato dall'Ambasciata d'Italia a Washington, dall'Atlantic Council e dall'Ispi per celebrare i 160 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Stati Uniti. "Gli stessi valori di democrazia, libertà, diritti umani universali, libertà di religione e di credo, stato di diritto, commercio libero ed equo - ha aggiunto il ministro degli Esteri nel suo intervento - costituiscono il fondamento delle nostre società e i principi guida della nostra azione internazionale".

"La nostra fedeltà atlantica e il nostro impegno per l'integrazione europea" sono radicati nel patrimonio del valori comuni che uniscono Italia e Stati Uniti e "continuano a rappresentare gli assi portanti della politica estera italiana" ha detto Di Maio.

"L'impegno dell'Italia nella Nato rimane saldo. Come alleati, siamo risoluti nel nostro impegno a proteggere la nostra sicurezza collettiva e lavoriamo insieme per mantenere la pace e la stabilità internazionale" ha sottolineato il titolare della Farnesina. "L'Italia - ha proseguito - è un provider di sicurezza su scala mondiale, partecipando a fianco dei nostri alleati statunitensi in operazioni di sicurezza in molteplici aree di crisi". "Sotto la bandiera delle missioni Nato, Onu o Ue - ha ricordato - le nostre Forze Armate e di Polizia garantiscono assistenza e sicurezza in Afghanistan, Libano, Iraq, Libia, Somalia, Mali, Niger, così come in Europa orientale, nei Balcani, nel Sahel, nel Mediterraneo e nel Golfo". La cooperazione bilaterale nella difesa tra Italia e Usa si estende anche al settore industriale, ha ricordato ancora Di Maio. La collaborazione tra operatori italiani e americani è "proficua", ha detto il ministro degli Esteri e "contribuisce a far sì che i nostri rispettivi apparati di difesa rimangano efficaci e adeguati allo scopo".

Di Maio ha poi evidenziato che la collaborazione tra Roma e Washington è "particolarmente stretta" nella regione mediterranea, nel quadro del 'Dialogo strategico Italia-USA sul Mediterraneo allargato', che "si concentra sulle aree di crisi, Libia compresa, sulla cooperazione in materia di difesa, sull'antiterrorismo e sull'energia". "Insieme agli Stati Uniti - ha detto il capo della Farnesina - guidiamo gli sforzi per promuovere la stabilità in Iraq e siamo in prima linea nella lotta al terrorismo attraverso la Coalizione Globale anti-Isis".

Italia e Stati Uniti sono inoltre partner commerciali "eccezionalmente vicini". "Le nostre filiere produttive sono profondamente integrate. Le nostre relazioni economiche bilaterali possono contare sulla forte presenza di aziende italiane", ha detto il ministro degli Esteri. "Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti dai nostri campioni nazionali in America, dove il valore cumulativo degli investimenti italiani sfiora i 33 miliardi di dollari", ha detto ancora Di Maio, ricordando che negli Stati Uniti operano "quasi 3.000 aziende partecipate da investitori italiani", che "danno lavoro a 250.000 persone" e "grazie a loro, ma anche a una rete estesa di importatori e distributori nei due Paesi, prima della pandemia il commercio di beni e servizi superava i 100 miliardi di dollari".

"Per tutti i nostri principali settori produttivi – meccanica, chimica, farmaceutica, moda, mezzi di trasporto, agroalimentare, arredamento, edilizia – il mercato americano rappresenta un punto di riferimento in termini di dimensioni, capacità di spesa e innovazione, essenziale per qualsiasi strategia di internazionalizzazione", ha detto ancora il capo della Farnesina, che ha voluto ricordare "solo alcuni dei nomi più noti": FCA (ora Stellantis), Intesa Sanpaolo, Fincantieri, Leonardo, Ferrero, Barilla, Luxottica, Pirelli, Enel Green Power ed ENI. Anche le piccole e medie imprese, le università, i centri di ricerca, le startup, ha concluso, "contribuiscono quotidianamente a questo rapporto".

Nel suo intervento, riguardo alla pandemia, Di Maio ha ricordato che "dal primo giorno in cui la pandemia ha colpito l'Italia, gli Stati Uniti sono stati in stretto contatto con noi e hanno sostenuto i nostri sforzi per contenere la diffusione del virus e proteggere la nostra popolazione". Al riguardo, il ministro degli Esteri ha anche voluto sottolineare "l'importanza della collaborazione tra Italia e Usa nella lotta al Covid-19. Il nostro rapporto in questo ambito spazia dai dispositivi di protezione individuale ai test, dalle terapie ai vaccini".

Poi il clima. "Ci troviamo immersi in rapidi e profondi cambiamenti globali provocati dal clima e dalla tecnologia. Per affrontarli dobbiamo ripensare le nostre economie e le nostre società, mantenendo i bisogni e le aspirazioni dei nostri popoli al centro della nostra attenzione" ha detto il titolare della Farnesina. "Mentre ci imbarchiamo nelle cosiddette 'transizioni gemelle', la transizione verde e quella digitale, la cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia e Usa può fornire un contributo significativo a questo sforzo", ha proseguito il ministro degli Esteri, ricordando che "la nostra cooperazione ha raggiunto punte di eccellenza in molti settori, come le scienze della vita, i processi produttivi senza carbonio, l'intelligenza artificiale e la robotica, e cerchiamo di potenziarla ulteriormente".

"Ci congratuliamo con l'amministrazione Biden per aver aderito all'accordo di Parigi - ha detto ancora Di Maio - e attendiamo con impazienza di lavorare insieme per il successo degli importanti appuntamenti che ci attendono: dal Summit della Giornata della Terra a Washington, alla COP15 sulla Biodiversità, alla COP26 sul Clima. Come presidenza del G20 e co-presidenza della COP 26, siamo profondamente consapevoli dell'urgente necessità di espandere la coalizione globale per le emissioni nette zero".

Poi l'omaggio alla comunità italo-americana negli Stati Uniti. "Essi rappresentano il ricco tessuto sociale che collega il popolo italiano e quello americano e il loro contributo alle nostre relazioni bilaterali è eccezionale", ha detto il capo della Farnesina.

Dopo l'incontro di ieri negli Stati Uniti, Di Maio e il segretari di Stato americano Antony Blinken, a quanto si apprende, partiranno questa notte da Washington e domani saranno a Bruxelles per partecipare a una riunione ristretta e straordinaria convocata nelle ultime ore dai Paesi Framework sull'Afghanistan, uno dei temi al centro del colloquio avuto a Washington tra Di Maio e Blinken.

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