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Navalny condannato a 3 anni e mezzo di carcere: "Scendete in piazza"

02 febbraio 2021 | 18.39
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La sentenza al termine di un processo lampo. Ha già scontato 10 mesi ai domiciliari. Il legale del dissidente: "Presenteremo ricorso anche alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo"

Navalny condannato a 3 anni e mezzo di carcere:

Aleksei Navalny è stato condannato a 3 anni e 5 mesi di carcere al termine di un processo lampo in cui è stato accusato di aver violato sistematicamente i termini della libertà condizionale.

"Ovviamente presenteremo ricorso" ha dichiarato Olga Mikhailova, avvocato di Alexei Navalny, parlando ai giornalisti in aula subito dopo la sentenza . La legale ha detto anche che intende fare ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo che ha già definito "arbitrarie" le originarie accuse di frode che sono state rivolte a Navalny.

Dato che Navalny, nel quadro del caso Yves Rocher del 2014, aveva già trascorso circa dieci mesi agli arresti domiciliari, il periodo che trascorrerà in carcere è di due anni e otto mesi.

Il gruppo che fa capo a Navalny ha chiesto a tutti i sostenitori dell'oppositore di radunarsi "immediatamente" sulla Piazza del Maneggio, accanto al Cremlino, in reazione alla condanna.

La Gran Bretagna, primo Paese a reagire alla nuova condanna contro Navalny, chiede "il rilascio immediato e senza condizioni" dell'oppositore e di tutte le persone che hanno protestato in modo pacifico e dei giornalisti arrestati nelle ultime due settimane. "La sentenza malevola di oggi, che ha come obiettivo la vittima di un avvelenamento piuttosto che coloro che ne sono responsabili dimostra che la Russia non riesce a rispettare gli impegni più elementari che ci si aspetta da un qualsiasi Paese responsabile della comunità internazionale", ha dichiarato il ministro degli Esteri, Dominic Raab.

Gli Stati Uniti, da parte loro,si coordineranno strettamente con i loro alleati e partner per rendere la Russia responsabile per non aver rispettato i diritti dei suoi cittadini", ha dichiarato il segretario di Stato americano Antony Blinken esprimendo la "profonda preoccupazione" per la condanna di Navalny.

Washington sollecita di nuovo "il suo rilascio immediato e senza condizioni, così come quello di tutti coloro che sono stati fermati senza ragione per esercitare i loro diritti". Il dipartimento di Stato cita la sentenza della Corte europea per i diritti dell'uomo che aveva giudicato la condanna di Navalny del 2014 (a cui si riferisce questa nuova sentenza, ndr) come "motivata politicamente" e "illecita e arbitraria".

"Chiedo alla Russia di rispettare i suoi obblighi internazionali e rilasci immediatamente e senza condizioni Alexei Navalny" twitta la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, sottolineando di "condannare nel modo più forte possibile" il verdetto del tribunale russo contro il dissidente.

"La condanna di Navalny è in contrasto con gli impegni internazionali della Russia sullo stato di diritto e le liberà fondamentali" twitta l'Alto rappresentante per Ue per la politica estera, Josep Borrell, che dal 4 al 6 febbraio sarà in missione a Mosca. "E' contraria al verdetto della Corte europea dei diritti dell'uomo, che aveva definito il caso arbitrario e irragionevole".

Alla Farnesina si è appresa "con costernazione la notizia della condanna a una lunga pena detentiva, condanna originata da un processo già definito 'arbitrario e manifestamente irragionevole' dalla Corte europea dei Diritti Umani". "La detenzione di Navalny, dopo l’avvelenamento con agente chimico dell’agosto scorso, conferma la tendenza alla soppressione dei diritti fondamentali nella Federazione Russa", si legge in una nota. "L’Italia resta un coerente sostenitore del dialogo e dalla cooperazione tra l’Unione Europea e la Russia, ma esprime forte preoccupazione dinanzi a tali sviluppi, che contrastano con i principi basilari della democrazia e dello stato di diritto", conclude la Farnesina.

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