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Ucraina, cancelliere austriaco da Putin: "Non è stata visita amichevole"

11 aprile 2022 | 15.01
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Nehammer in Russia: "Gli ho detto che la guerra deve finire. Non sono particolarmente ottimista"

Il cancelliere austriaco nella recente visita a Bucha, in Ucraina (Afp)
Il cancelliere austriaco nella recente visita a Bucha, in Ucraina (Afp)

Il colloquio con Vladimir Putin sulla guerra in Ucraina è stato "molto diretto, aperto e duro", "il messaggio più importante" trasmesso al presidente russo è che "la guerra in Ucraina deve finire, perché in guerra ci sono solo perdenti da entrambi i lati". E' quello che il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha detto nel faccia a faccia di 75 minuti che ha avuto con Putin a Mosca, secondo quanto da lui stesso riferito al termine dell'incontro. Il capo del governo di Vienna ha precisato che la sua visita "non è stata di amicizia", ma "sentivo il dovere di incontrare Putin in modo da non lasciare nulla di intentato".

Nel faccia a faccia avuto con Putin, il cancelliere ha affrontato la questione dei crimini di guerra che sarebbero stati commessi dai militari russi a Bucha, tra l'altro, sottolineando che "tutti i responsabili dovranno essere puniti". ''Ho affrontato la questione dei gravi crimini di guerra commessi a Bucha e in altri luoghi - ha riferito il capo del governo di Vienna in una nota - e ho sottolineato che tutti gli autori dovranno esserne ritenuti responsabili. Ho anche detto a Putin senza mezzi termini che le sanzioni contro la Russia resteranno in vigore e continueremo a inasprirle finché la gente morirà in Ucraina".

Il cancelliere ha ricordato di essere appena stato in Ucraina, dove "ho visto con i miei occhi le incommensurabili sofferenze causate dalla guerra di aggressione russa". "Il viaggio a Mosca e i colloqui con Putin - ha sottolineato Nehammer - per me sono un dovere. Un dovere dettato dal senso di responsabilità di non lasciare nulla di intentato per arrivare ad una cessazione delle ostilità o almeno a progressi umanitari per alleviare le sofferenze della popolazione civile in Ucraina. Per me non c'è alternativa alla ricerca di colloqui diretti con la Russia, nonostante tutte le enormi divergenze".

"Ho chiarito al presidente russo che c'è una necessità urgente di corridoi umanitari per portare acqua e cibo alle città assediate e portare fuori i feriti, donne e bambini", ha detto ancora dopo il colloquio, il cui esito "riferirà ai miei partner europei, discutendo i prossimi passi, la Ue è più unita che mai".

Dopo il colloquio con il presidente russo "non sono particolarmente ottimista", ha poi detto il cancelliere nel corso di una conferenza stampa, affermando che "l'offensiva in Ucraina è stata preparata con determinazione". "Ho chiarito a Putin che il suo atteggiamento, il suo punto di vista non è condiviso da nessuno", ha aggiunto, precisando che il suo punto di vista è che si tratti di "una sorta di operazione di autodifesa della Federazione russa: la chiama operazione militare speciale, io la chiamo guerra". Tuttavia, ha sottolineato ancora Nehammer, "è chiaro ed evidente che il presidente russo ha ancora fiducia" nel negoziato di Istanbul con gli ucraini.


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