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Ucraina, Putin: "Legge marziale nelle 4 regioni annesse"

19 ottobre 2022 | 14.26
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Il presidente russo accusa: "Kiev rifiuta negoziato e continua a bombardare"

(Afp)
(Afp)

Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l'introduzione a partire da domani della legge marziale nelle quattro regioni ucraine annesse dalla Russia. Lo riporta l'agenzia Ria. Putin sta parlando in occasione della riunione del Consiglio di Sicurezza russo. Il presidente russo, riporta anche l'agenzia Tass, ha firmato un decreto in tal senso. Riguarda le regioni di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk.

Il leader del Cremlino ha quindi ribadito che è l'Ucraina che continua a rifiutare di negoziare, bombardando i territori russi e usando metodi terroristici. "Il regime di Kiev, come sapete, ha rifiutato di riconoscere la volontà e la scelta del popolo, respinge qualsiasi proposta di negoziato. Al contrario, i bombardamenti continuano, i civili stanno morendo", ha detto Putin, citato da Ria Novosti. "I neonazisti usano metodi apertamente terroristici: sabotano le strutture e organizzano tentativi di assassinio contro i rappresentanti delle autorità locali", ha denunciato il presidente.

La Russia non intende chiudere i confini alla luce dell'introduzione della legge marziale in quattro regioni, ha chiarito il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov a Ria Novosti: "No. Non è pianificato".

IL DECRETO - Nel decreto si prevede l'estensione delle misure straordinarie di guerra anche al resto della Russia. "Quando sarà necessario, altre misure definite dalla legge federale sulla legge marziale potranno essere applicare nella Federazione russa nel periodo della legge marziale", si legge nel terzo punto del decreto in cui compaiono altre misure restrittive - limitazioni alla libertà di movimento e misure di economia di guerra- di cui il Presidente russo non ha parlato oggi nel suo intervento di fronte al Consiglio di sicurezza. Il Presidente russo ha anche annunciato il conferimento di maggiori poteri ai governatori delle regioni per garantire la sicurezza sul territorio.

In otto regioni della Federazione (Crimea, Krasnodar, Belgorod, Briansk, Voronezh, Kursk, Rostov e Sebastopoli) è stato inoltre introdotto un "livello di prontezza medio". Questo significa che i governatori potranno introdurre misure di "mobilitazione nel settore dell'economia", un regime speciale di uscita e ingresso, effettuare controlli nei settori dei trasporti, tipografie e comunicazioni, e ridislocare gli abitanti.

Nelle regioni annesse sarà inoltre creata una forza di "difesa territoriale", speculare a quella ucraina. La legge marziale nelle regioni ucraine occupate era in vigore di fatto "anche prima della loro inclusione in Russia", ha affermato Putin. "Ora dobbiamo renderla ufficiale, nel quadro della legge russa", ha aggiunto.

Putin ha anche dato istruzioni al governo di preparare un disegno di legge per creare un nuovo Consiglio di coordinamento che risponda al Consiglio dei ministri "per rispondere alle necessità che emergono durante l'operazione militare speciale". In un decreto a parte, Putin ha stabilito il versamento dell'equivalente di 3mila euro al mese a chi viene reclutato.

In sostanza, il decreto di Putin gradua le misure straordinarie in diversi livelli di allerta assegnati alle diverse regioni del Paese, il massimo dei quali è quello che prevede la legge marziale vera e propria. Ma anche gli altri consentono l'adozione, che sarà decisa dai governatori, in coordinamento con il Premier Mikhail Mihustin e con il sindaco di Mosca, Seegei Sobianin, di passi di guerra. Il Presidente russo ha anticipato il contenuto del decreto in un intervento di fronte al Consiglio di sicurezza a cui non ha preso parte il ministro della Difesa, Sergey Shoiugu

La legge marziale è stata introdotta, a partire da domani, nelle quattro regioni annesse il mese scorso. Nelle otto regioni russe che confinano con l'Ucraina, vige il "livello medio di prontezza", che implica la possibilità di chiudere o aprire i confini amministrativi, introdurre misure di mobilitazione nel settore dell'economia, di effettuare controlli straordinari sui mezzi in circolazione e di delocalizzare provvisoriamente la popolazione.

Uno stato di "elevata allerta" riguarda le regioni meridionali e centrali del Paese, aggiunge l'agenzia Tass precisando che i governatori di tali entità avranno facoltà "di introdurre modalità operative speciali per le imprese nei settori dei trasporti e delle comunicazioni e delle centrali elettriche e anche di limitare gli spostamenti dei mezzi". (segue)

Nel resto del Paese, ci sarà una situazione di "allerta media". I governatori di queste regioni saranno in grado di prendere decisioni sulla creazione di difesa territoriale e civile e anche a provvedere alle necessità delle forze armate, quindi si presume a reclutare.

In tale contesto, sarà istituito un nuovo Consiglio di coordinamento presieduto da Misushtin a tirare le fila e a rendere conto "periodicamente" a Putin. Ne farà parte anche Sobyanin che avrà la responsabilità del coordinamento nell'introduzione delle misure di sicurezza più stringenti.

Entro il 24 di questo mese, il Consiglio dovrà aver determinato quello che serve per arrivare agli obiettivi prefissati dall'operazione militare speciali.

Secondo Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, "l'attuazione della 'legge marziale' nei territori occupati da parte della Federazione russa dovrebbe essere considerata solo come una pseudo-legalizzazione del saccheggio delle proprietà degli ucraini da parte di un altro 'raggruppamento'''. "Questo non cambia nulla per l'Ucraina: continuiamo la liberazione e la de-occupazione dei nostri territori'', ha aggiunto.

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