L'agente di polizia che ad agosto sparò e uccise un adolescente afroamericano a Ferguson, in Missouri, non verrà incriminato dalle autorità federali. Lo anticipa oggi il New York Times, citando fonti del dipartimento di Giustizia secondo le quali gli inquirenti dell'Fbi che hanno seguito il caso non hanno trovato sufficienti prove a carico di violazioni dei diritti civili. L'ultima parola spetta al ministro della Giustizia Eric Holder e alla sua responsabile per i diritti civili, Vanita Gupta, ma è raro che contraddicano le raccomandazioni delle inchieste del Federal Bureau of Investigation.
Già a novembre le autorità del Missouri avevano deciso di non incriminare il poliziotto bianco Darren Wilson per la morte del 18enne nero Michael Brown, che era disarmato. Quella decisione scatenò manifestazioni di protesta in tutti gli Stati Uniti contro la brutalità della polizia nei confronti dei giovani uomini afroamericani. Ora rimane in piedi solo l'inchiesta federale sulle pratiche discriminatorie e l'uso eccessivo della forza in seno alla polizia di Ferguson. Le sue conclusioni potrebbero portare a significativi cambiamenti organizzativi in seno al dipartimento locale di polizia, composto in maggior parte di bianchi in una città a prevalenza di afroamericani.
