cerca CERCA
Lunedì 29 Aprile 2024
Aggiornato: 00:00
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Usa: Texas, dichiarato innocente dopo 9 anni braccio morte

09 ottobre 2014 | 18.48
LETTURA: 4 minuti

Dopo nove anni trascorsi nel braccio della morte in Texas, Manuel Velez è stato scagionato dall'accusa di aver ucciso il bimbo di 11 mesi della sua compagna ed è tornato ad essere un uomo libero. E la verità forse non sarebbe mai venuta a galla, e quindi si sarebbe arrivati all'esecuzione di un innocente, se il caso di Velez non fosse stato seguito da un team di avvocati del Capital Punishment Project, gruppo dell'Aclu che si batte contro la pena capitale, che hanno scoperto come l'avvocato d'ufficio che era stato affidato al loro cliente non aveva neanche presentato in aula le prove che ora hanno permesso la sua assoluzioni.

I procuratori di Brownsville non avevano avuto dubbi nell'indicare in Velez il responsabile della morte del piccolo avvenuta, secondo il referto medico, a seguito a percosse ricevute sul capo. Contro di lui testimoniò la compagna che, in cambio, ottenne una condanna solo per maltrattamento di minore, fu rilasciata nel 2010 e poi deportata in Messico. Ma diversi testimoni, che allora non furono chiamati in aula, hanno affermato che la donna aveva in passato picchiato il bambino, più di una volta.

Al processo fu anche presentata una dichiarazione che Velez avrebbe rilasciato subito dopo l'arresto in cui confessava di aver picchiato il bambino. Una dichiarazione scritta, è stato fatto notare, in un inglese "particolarmente sofisticato", che stupisce per un uomo praticamente analfabeta sia in inglese che in spagnolo.

Ma l'elemento che ha scagionato definitivamente l'uomo è stata l'analisi del referto dell'autopsia, da cui emergeva che le ferite che avevano provocato la morte del bimbo erano state inflitte molte ore prima della morte, quando l'uomo non era in casa, anzi stava lavorando in un cantiere in Tenneessee. Ma gli avvocati d'ufficio d'allora non si preoccuparono minimamente di fare questa semplice constatazione, o almeno di presentarla alla giuria.

In tutti questi anni Velez ha continuato a proclamarsi innocente, anche se con pochissime speranze: da quando è stata reintrodotta la pena di morte in Texas nel 1982 degli oltre 500 condannati a morte solo 12 sono stati scagionati a seguito di un ulteriore indagine. "Manuel non sarebbe mai dovuto andare in prigione, tantomeno nel barccio della morte, è innocente senza ombra di dubbio", ha dichiarato il suo avvocato Brian Stull, del Project. "Questa è la storia di un uomo finito nel braccio della morte perchè il sistema non ha funzionato", ha poi aggiunto.

Alla verità, ed alla scarcerazione di Velez avvenuta ieri, si è arrivati dopo anni di lavoro di diverse associazioni anti-pena di morte e di grandi studi che hanno offerto il loro gratuito patrocinio. "Manuel ha avuto un esercito di avvocati, ma vi sono almeno 300 persone nel braccio della morte in Texas che non hanno potuto averlo" ha detto ancora Stull. Secondo uno studio pubblicato ad aprile sullla rivista della National Academy of Sciences, oltre il 4% dei condannati a morte negli Stati Uniti sono probabilmente innocenti.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza