Allestiti 360 laboratori. E a Roma partono i 'Mercoledì da makers'. Intanto, a Milano, nasce 'Copernico', un nuovo spazio per la creatività.
Un esercito di 15mila bambini, in 360 laboratori, si sono divertiti a costruire lampade, a familiarizzare con fili e batterie per realizzare circuiti elettrici, ad assemblare mini-robot o ad auto-costruirsi un video-game. L'occasione è stata la 'Maker faire Rome', inserita a chiusura della Innovation Week, la settimana dedicata a dibattiti e confronti su temi come start up, smart cities, open hardware e scienze frugali.
Tremila bambini hanno potuto partecipare ai 120 workshop di un’ora e mezza andati esauriti già nei primi giorni di iscrizione gratuita. I più grandi, invece, hanno potuto progettare stazioni climatiche per il controllo dell’ambiente (umidità, livelli di co2, temperatura, pressione) mettendo in comunicazione i dati fisici con una piattaforma web; conoscere la 'tecnologia wearable', a cominciare dai tessuti interattivi per numerose applicazioni; spegnere la tv, smontandola letteralmente, per accendere le idee dando forma a nuovi oggetti coi componenti della tv fatta a pezzi.
In generale, la settimana dell'innovazione ha contato 90mila visitatori, 600 invenzioni provenienti da tutto il mondo, in larga parte pensate e progettate da giovani maker poco più che ventenni.
Sono state 3.000, invece, le foto scattate dalla macchina fotografica ribattezzata 'degli innamorati', perché scatta solo baciandosi o prendendosi per mano. Migliaia di oggetti stampati sul momento dalle centinaia di stampanti 3D presenti che, seppure note anche al grande pubblico, stupiscono sempre grazie ai nuovi settori applicativi, come il food: quest’anno oltre ai cioccolati si è parlato anche di pizza 3d printed.
E, ancora, 500 sessioni di musica live fra la band di robot musicisti e la band Team Dare automatizzata. Migliaia di 'kit da maker' venduti allo store di Arduino, perché maker non si nasce, si diventa.
