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Lavoro: Barbagallo a Poletti, senza investimenti difficile ripresa

05 febbraio 2015 | 16.26
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Per il leader Uil, "il lavoro non si crea per decreto e con agevolazioni fiscali".

Carmelo Barbagallo
Carmelo Barbagallo

"Dati positivi per il lavoro nel 2° trimestre? Noi ce lo auguriamo per il Paese, non per gli ottimisti di maniera. Ma senza investimenti su infrastrutture, ricerca e settori produttivi credo sia difficile che possa esserci la ripresa economica e dell'occupazione. Il lavoro non si crea per decreto e con le agevolazioni fiscali". Così il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, risponde, in un colloquio con Labitalia, al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che, in un'intervista a 'Il Messaggero', si è mostrato ottimista sui dati sull'occupazione per il secondo trimestre dell'anno.

Per Barbagallo, "il problema del nostro Paese non è l'esportazione, visto che nonostante la crisi siamo comunque il secondo paese esportatore dopo la Germania, ma piuttosto è la domanda interna che è ferma, perchè lavoratori e pensionati non hanno le risorse per alimentare i consumi".

"E allora -insiste il leader della Uil- anche se si danno agevolazioni fiscali e bonus alle aziende che operano sul mercato interno queste comunque non potranno assumere perchè non hanno mercato, i consumi sono fermi, le persone non hanno potere d'acquisto".

E quindi, per Barbagallo, "l'Italia e l'Europa devono seguire l'esempio di Obama e fare investimenti sulle infrastrutture, sulla sicurezza del territorio". "Per esempio, dove sono finite -avverte- le risorse che erano previste per la sicurezza degli istituti scolastici? Il premier Renzi si deve fare sentire in Europa per cambiare la linea economica, il piano Junker non basta".

E anche rivedere il sistema 'Garanzia Giovani', come ha annunciato Poletti, per il leader sindacale, servirà a ben poco. "E' un'idea sbagliata alla base: potranno moltiplicare tutti gli incentivi che vogliono -sottolinea- ma se non ci sono aziende in grado di produrre per il mercato interno, difficilmente avremo posti di lavoro. Parlano di avere un obiettivo di 500mila iscritti, vogliamo vedere quando avremo 500mila nuovi posti di lavoro".

In conclusione, per Barbagallo, "non vogliamo essere 'gufi' -dice ironico- ma, se non si cambia verso e non si faranno investimenti più agevolazioni fiscali, difficilmente usciremo dalla crisi economica e dalla disoccupazione".

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