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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

21 giugno 2017 | 10.00
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"La spending review c' è stata davvero. Ma il nostro debito pubblico resta enorme e dobbiamo proseguire nel percorso intrapreso sapendo che la parte più difficile arriva ora. E se si vorrà davvero ridurre il cuneo fiscale o le tasse la politica dovrà fare delle scelte: perché nessun pasto è gratis". Lo dice ad Avvenire Massimo Bordignon, docente di Scienza delle finanze alla Cattolica di Milano. "Se guardiamo al percorso di ristrutturazione che il Paese ha fatto -aggiunge-a partire già dal 2009 vediamo che la spesa pubblica è stata ridotta eccome. Durante la crisi abbiamo perso il 10% del Pil mentre la spesa pubblica in percentuale del Pil è rimasta quasi invariata e questo significa che in termini reali anch' essa si è ridotta di circa il 10%. La spesa corrente tra il 2000 e il 2009 era cresciuta in media del 4% l' anno, dal 2009 in poi dello 0,3%".

"Di taglio facile non è rimasto molto ma il lavoro sull' efficienza degli acquisti continuerà. Non possiamo trovare altri trenta miliardi, ma possiamo fare molto perché ci sono margini importanti. In futuro sarà fondamentale limitare la dinamica della spesa pubblica, contenendo l'aumento dei costi e vigilando sull' efficienza». Lo dice al Corriere della Sera Yoram Gutgeld, commissario alla spending review , deputato del Pd, ex consigliere economico di Matteo Renzi a Palazzo Chigi, che ha presentato ieri il primo rapporto annuale sul suo lavor. "L' obiettivo del pareggio è iscritto del Fiscal compact europeo, ma trovo che su di esso occorra una riflessione. Quell' accordo fu pensato in un momento di grande emergenza, nel 2011-2012, e non si è rivelato un successo", spiega.

"Anche se l' esame non lo faccio io, mi sento molto vicina a tutti i ragazzi e le ragazze che da oggi affronteranno la Maturità". Lo dice al Corriere della Sera Sorride Valeria Fedeli, da sei mesi alla guida del ministero dell' Istruzione. "Fin dall' inizio ho voluto un percorso di accompagnamento per gli studenti, a tutti i livelli, dalla scelta della seconda prova alla campagna #nopanic con i consigli dell' astronauta Samantha Cristoforetti, dalle indicazioni per il tema del linguista Luca Serianni ai suggerimenti su cosa mangiare dello chef Alessandro Borghese, fino alle informazioni su cosa portare per lo scritto, quali fogli, no ai tablet: tutto per far sentire ai ragazzi che il ministero è dalla loro parte e che ansia e paura non servono". In Rete da giorni c' è la caccia alle tracce del tema. "Sono tutte fake news , non bisogna farsi prendere in giro. Io ai ragazzi dico semplicemente di vivere questo esame con serenità, ciò che verrà loro chiesto è in coerenza con il percorso di studi fatto durante l' anno. Ma se penso agli studenti incontrati in questi mesi, so che sono già "maturi", consapevoli e attenti al loro tempo e già dentro al mondo".

"La ragione per cui non possiamo fare politiche fiscali espansive non è perché ce lo impedisce l' Europa, ma perché con un debito al 133% del Pil e con una crescita anemica i mercati iniziano a dubitare che il Paese sia in grado di ripagarlo (vedi spread sui titoli di Stato anche verso quelli spagnoli e il recente downgrade di Fitch). Ma, giustamente direbbe il fautore dell' uscita dall'euro, con anche una politica monetaria indipendente, la Banca d' Italia potrebbe comprare titoli di Stato senza limiti per cui non dovremmo preoccuparci dei mercati e della sostenibilità del debito. Questo è vero, ma per dare un' idea delle quantità, i titoli di Stato in scadenza quest' anno oltre a quelli emessi per finanziare il disavanzo corrente sono circa 400 miliardi, cioè tra un quarto e un terzo della massa monetaria in circolazione nel Paese. Nel giro di qualche anno la moneta in circolazione aumenterebbe in misura enorme e l' inflazione schizzerebbe a livelli estremamente elevati". Lo scrive sul Sole 24 Ore Lorenzo Forni professore di Politica Economica dell' Università degli Studi di Padova e Segretario Generale di Prometeia Associazione.

Giorgio Toschi, comandante generale della Guardia di Finanza, parla con Il Messaggero del contrasto alla corruzione. "Ferme restando le azioni che l'autorità giudiziaria ha intrapreso e che continuiamo a supportare, nell'ultimo anno è diventata sempre più consistente la collaborazione con l'Anac. Abbiamo costituito un nucleo anticorruzione, con sede a Roma, e sezioni in tutti i capoluoghi di regione. In questo caso, a differenza delle attività su impulso della magistratura, lavoriamo con l' obiettivo di compiere azioni preventive, quindi controllando le modalità di gestione dei contratti pubblici. Ovviamente, l' attività di contrasto non si ferma: solo per citare qualche numero, segnalo che negli ultimi 2 anni e mezzo il Corpo ha sviluppato 9.773 deleghe della magistratura ordinaria per reati di corruzione, concussione, abuso e peculato denunciando complessivamente 8.868 persone, di cui 546 tratte in arresto. Sono numeri importanti, anche se non devono essere assunti come parametro di valutazione circa la diffusione di questi fenomeni".

"Abbiamo l'umiltà di dire: se ci sono delle cose che è possibile migliorare, lo faremo subito. Ma anche la certezza che non abbandoneremo mai la strada della trasparenza. Il nostro non sarà mai il governo che salta le regole". Lo dice il sottosegretario all' Economia, Paola De Micheli, a La Repubblica a proposito della questione terremoto e ricostruzione. Non si sottrae ai numeri: 92% di macerie in strada, solo l' 8% di casette abitate. Qual è la sua spiegazione? "Siamo in ritardo? È vero, ma non si può dimenticare che ci troviamo di fronte al più grande sisma da 30 anni a questa parte". Avevate però promesso sette mesi per le casette. E invece.. "Ma quelle dichiarazioni sono state fatte sul primo sisma, quello di agosto, quando il cratere si limitava attorno ad Amatrice. Le scosse di fine ottobre hanno cambiato e peggiorato in maniera irreversibile la situazione. Noi come governo e il commissario Errani, ciascuno per la propria parte, stiamo facendo il più in fretta possibile".

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