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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

19 agosto 2016 | 10.00
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Abbiamo chiamato gente onesta e competente e, in complesso, spendiamo meno di tutte le giunte precedenti. Anche della giunta Marino. Secondo le mie stime arriveremo a risparmiare almeno un milione su 5, e già ora ci attestiamo sui 300mila euro di risparmi. Sono altri gli sprechi che strangolano Roma". Lo afferma, in un'intervista al 'Fatto Quotidiano', il vicesindaco di Roma Daniele Frongia circa le polemiche sugli 'stipendi d'oro' dello staff del Campidoglio. Riguardo ai 193mila euro al capo di gabinetto Carla Raineri, Frongia precisa: "È meno di quanto prendeva come magistrato e comunque meno di quanto prendevano i precedenti capi di gabinetto. Luigi Fucito, scelto da Marino, prendeva 'solo' 73mila euro dal Campidoglio, ma altri 190mila dal Senato: sempre soldi pubblici sono...". Secondo Frongia, gli sprechi a Roma si annidano altrove come nel "turismo dei rifiuti".

"Credo che sarebbe ragionevole una norma che eviti il doppio turno. Un premio di maggioranza proporzionale al risultato potrebbe evitare le coalizioni forzate e al contempo garantire buone probabilità di governabilità". Lo dice, in un'intervista al 'Mattino', il ministro della Giustizia Andrea Orlando, riferendosi ai possibili correttivi alla legge elettorale. "Questo - spiega Orlando - alla luce di un sistema che ormai è diventato tripolare, ma non basta dire che si vuole cambiare l'Italicum. Chiunque lo dica, a partire dalla minoranza del Pd, deve verificare se esiste una maggioranza per farlo nella direzione che si auspica".

Due anni da sindaco. Filippo Nogarin, sindaco 5 Stelle di Livorno spiega al Corriere della Sera come li ha vissuti. "Intensamente - precisa -. Ricchi di polemiche, di tentativi di destabilizzazione, eppure utilissimi perché alla fine abbiamo avuto ragione noi. E il clima istituzionale è cambiato. Sì, il rapporto tra un sindaco pentastellato e le istituzioni nazionali. Quando sono stato eletto, nel 2014, chiamavo sottosegretari e ministri e neppure rispondevano al telefono". E adesso? "Adesso sono loro a cercarmi. Hanno capito che anche un sindaco fuori da ogni logica di potere è un interlocutore affidabile, una figura istituzionale eletta dai cittadini e che merita rispetto. Al contrario di come si comporta il governatore toscano Enrico Rossi, candidato alla segreteria del Pd, irrispettoso dei ruoli istituzionali: è arrogante, pensa prima al partito e poi alla Regione e non rispetta i livelli minimi di democrazia istituzionale".

"Il modo più semplice per far crescere un' economia è rimuovere le incertezze sul futuro che frenano gli investimenti.Nell' euro-area significa avere una strategia di medio-lungo termine: rafforzare il sistema di regole che la governano, dare cioè certezza sulla stabilità del progetto europeo, e introdurre strategie di riforma dei Paesi che vadano oltre il negoziato sulla flessibilità dei bilanci pubblici e la punizione dei reprobi. Incontrando la cancellliera Merkel e il presidente Hollande a Ventotene, Matteo Renzi dovrebbe porre a se stesso e ai suoi interlocutori una domanda: è possibile che l' unica strategia pluriennale di governo delle economie europee sia quella della troika o dei programmi di assistenza per i Paesi sull' orlo del default? Anche nella Divina Commedia l' inferno ha una parte preponderante, ma davvero bisogna sempre toccare il fondo per poter risalire?". Lo scrive Carlo Bastasin sul Sole 24 Ore.

"Siamo stati la prima categoria a vedersi riconosciuto il dazio combinato, una sanzione per l' antidumping e l' altra contro i sussidi alla produzione. Crediamo sarà riconfermato senza ripensamenti". Nonostante gli Usa applichino un dazio del 100% sul valore della carta in entrata dalla Cina e noi - complessivamente - stiamo al 20%, è importante che, come afferma Girolamo Marchi, presidente di Assocarta con il Sole 24 ore il paletto resti piantato.

Emergenza aree di crisi. I piani di riconversione sono ancora in definizione, ma l' indennità di mobilità e la Cig in deroga a breve non verranno più concesse. Le deroghe non possono essere infinite, spiega a La Repubblica Marco Leonardi, consigliere economico di Palazzo Chigi, ma per le aree di crisi "ha più senso fare un ponte". "Finora -aggiunge- si è provveduto con la Cig e la mobilità in deroga, così però pagava lo Stato. La definizione "in deroga" è andata avanti dal 2009, e non può durare all' infinito, infatti già la legge Fornero aveva abrogato la mobilità dal 1 gennaio 2017. Però nelle zone di crisi, definite tali per decreto dal Mise, poiché è stato avviato un piano di reindustrializzazione si può pensare di allungare l' indennità a sei mesi o un anno. Visto che i piani sono in ritardo ha più senso fare un ponte, che non è un ponte verso il vuoto".

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