Alessandra Lepri: "La gente dimentica".
"Il potere del marchio, soprattutto se di lusso, vince sempre". Lo dice a Labitalia Alessandra Lepri, esperta di costume e beni di lusso e organizzatrice di eventi con marchi di lusso nazionali e internazionali. "La gente dimentica -fa notare- e anche se alcune immagini sono forti la rinuncia a indossare alcuni capi di abbigliamento è ancora troppo lontana".
"Sono convinta che il clamore che si è acceso su Moncler dopo il servizio di Report -spiega- si affievolirà nel giro di qualche settimana. A parte lo sdegno pubblico sui social network, l'azienda ha smentito molte evidenti forzature del servizio".
"Il consumatore finale purtroppo -avverte Alessandra Lepri- non è a conoscenza della intera filiera dei prodotti di moda, spesso non comprende i motivi tecnici per cui un capo che esce da una fabbrica subisce molti passaggi e il prezzo finale aumenta notevolmente".
"In tutti questi passaggi -ricorda- c'è il lavoro di molte persone, lavoro spesso onesto, senza il quale non troveremmo abiti e accessori in bella mostra nelle vetrine dei negozi e sulle riviste. Il sistema moda è una macchina complessa, una espressione corale di molte professionalità che inevitabilmente ricadono, ripartite, sul prezzo finale".
"Nessuno, però, riflette mai sul fatto che -rimarca Alessandra Lepri- se le grandi catene propongono capi a prezzi molto bassi, sicuramente nella filiera produttiva ci sono persone sottopagate, o ancor peggio sfruttate".
"Mi auguro che questo scandalo che di scandaloso non ha molto -obietta- non lasci troppi danni dietro di sé. Sono numerosi gli esempi di fatti analoghi che non hanno scalfito, dopo la tempesta mediatica, la solidità di aziende, come ad esempio Dolce Gabbana con le produzioni 'insalùbri' dei loro pantaloni, Karl Lagerfeld con le affermazioni politicamente scorrette sulle donne dalle proporzioni normali e naturali (definite da lui 'grasse'). Per non parlare di Christies che ha portato in passerella la chiacchieratissima Nicole Minetti".
