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Professioni: Aiba, broker assicurazione sempre più digitali

08 aprile 2016 | 13.37
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Carlo Marietti Andreani presidente Aiba
Carlo Marietti Andreani presidente Aiba

I broker di assicurazioni sono sempre più incisivi nei processi decisionali delle imprese. E' quanto sostiene l'Aiba, Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni, che fa notare come "la digitalizzazione sia una grande occasione di innovazione e sviluppo per il settore assicurativo". "Agli intermediari -spiega- permette di automatizzare le attività semplici e di concentrarsi su quelle ad alto valore aggiunto: servizi di consulenza, di informazione organizzata e continuativa rispetto ai rischi e di prevenzione dei danni e sviluppo di nuovi servizi non esclusivamente assicurativi, attraverso partnership con device e service providers".

L’80% degli assicuratori di tutto il mondo, infatti, ritiene che l’Internet of things, ovvero gli oggetti collegati a Internet, rivoluzionerà il modo tradizionale di fare business, coinvolgendo anche il settore del brokeraggio. “L’occasione è importante -afferma il presidente di Aiba, Carlo Marietti Andreani- soprattutto per le compagnie generaliste italiane che hanno l’opportunità di aprirsi alla multicanalità potendo così raggiungere parte di clientela oggi non presidiata. Mi riferisco in particolare al settore del brokeraggio che possiede informazioni di dettaglio sui rischi relativi ai propri clienti, ma viene sempre più spinto a colloquiare con la rete agenziale".

"Questo per effetto -chiarisce- di scelte organizzative legate alla inefficienza dei sistemi di comunicazione, che tuttavia hanno il grave svantaggio per le imprese di disperdere la focalizzazione commerciale sugli effettivi bisogni della domanda”. In Italia, riferisce, "il canale online non è ancora molto utilizzato per acquistare coperture assicurative, quanto per ricercare informazioni, consigli e recensioni sui prodotti". "I clienti italiani - sottolinea - si distinguono per la scarsa conoscenza delle polizze e la grande attenzione al risparmio oltreché alla tecnologia per la sicurezza e il benessere: il nostro Paese rappresenta la best practice internazionale nell’utilizzo di 'black box': 15% la percentuale di polizze Rc Auto con scatola nera. E questo è solo il primo esempio dell’innovazione tecnologica applicata alle assicurazioni, cambiando le aspettative dei clienti che richiedono servizio quando, dove e come vogliono”.

"Ricercano consulenza -continua- in remoto ma, soprattutto, desiderano informazioni comprensibili sui prodotti, mentre la consulenza e il contatto personale restano elementi fondamentali nella fase di approfondimento di bisogni specifici. Domotica, salute e assistenza agli anziani sono altri esempi di concreta applicazione dell’Internet of things con sicure ricadute sui correlati servizi assicurativi"."Attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie -ricorda- si possono avere più informazioni sui clienti, migliorando di conseguenza l’attività di sottoscrizione, con effetti positivi sulla sinistralità. A livello internazionale molte iniziative di tecnologia applicata alle assicurazioni sono state realizzate da società di brokeraggio che hanno migliorato la customer experience, rinnovando l’immagine dei broker quali principali propulsori di rinnovamento e innovazione del mercato".

“Attraverso la digitalizzazione -sottolinea il presidente di Aiba- si possono semplificare le modalità di relazione e migliorare l’efficienza dei processi produttivi. A questo proposito è stata realizzata la piattaforma 'Aiba digital' che, senza interventi sui sistemi gestionali, consente lo scambio reciproco di documenti e di reporting contabili, con evidenti vantaggi in termini di efficienza e di tempestività delle comunicazioni e notevole risparmio di risorse umane dedicate alla verifica delle regolarità amministrative e di costi”. Lo strumento è stato realizzato in cloud e consente l’accesso in qualunque momento con qualsiasi dispositivo (desktop, smartphone e tablet). E' accessibile utilizzando un browser con una connessione Internet e consente in questa prima fase lo scambio automatizzato tra broker e compagnie di dati e documenti relativi ad estratti conto periodici e quietanze di pagamento in formato digitale, con l’intenzione, nei prossimi mesi, di estendere il servizio anche ad altre tipologie di documenti come ad esempio le polizze.

A livello mondiale i prodotti e i servizi assicurativi legati all’Internet of things sono triplicati nel 2015: soluzioni assicurative collegate a device telematici, sensori, wearable device, smartphone e tablet hanno registrato una crescita accelerata nei comparti auto, casa e protezione della persona. Il mondo delle imprese, core business dell’attività di brokeraggio, è calato in un ambiente sempre più complesso, con grandi aree di incertezza: instabilità geopolitica, cambiamenti climatici, rischio reputazionale, cyber risk, interruzione delle attività e della supply chain. Si tratta di rischi complessi, oggi maggiormente temuti rispetto a rischi tradizionali (ad esempio l'incendio), potenzialmente in grado di causare rilevanti perdite economiche che le aziende non possono permettersi, visto l’alto livello di competitività. Maggiore complessità che richiede al broker una grande capacità di adattamento all’evoluzione di un mondo digitalizzato.

Per continuare a rimanere il punto di riferimento in prevenzione e gestione dei rischi i broker devono seguire tre direttrici: adattare i modelli di business su nuovi standard di risk management basati sulla efficienza dei costi e sul rafforzamento dell’attività di consulenza e di interazione con i clienti; incrementare l’efficacia delle informazioni raccolte, cercando di anticipare i nuovi rischi emergenti; migliorare la capacità di analisi dei dati per creare in tempo reale azioni di miglioramento nella tutela dei clienti.

“La protezione da una nuova generazione di rischi emergenti -afferma ancora Marietti- richiede maggiore coordinamento tra intermediari, compagnie e imprese clienti. I nuovi rischi sono sempre più complessi e in molte aree permane un alto livello di sotto-assicurazione".

"Le aspettative sul servizio di brokeraggio -ammette- stanno cambiando di pari passo con i cambiamenti del mondo produttivo. I broker oggi non sono più considerati dei consulenti di fiducia, ma dei veri partner aziendali che possono avere un impatto determinante nello sviluppo del business aziendale, intervenendo nei processi decisionali e influenzando i piani strategici delle imprese”.

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