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Immobili: cresce il cohousing, a Milano business model innovativi

28 giugno 2017 | 14.17
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Immobili: cresce il cohousing, a Milano business model innovativi

L’edilizia partecipata piace sempre più ed è un trend in continua crescita soprattutto nelle grandi città. A Milano, in particolare, si sta diffondendo una formula evoluta di cohousing di pregio che prevede, oltre alla qualità dell’abitare in modo sostenibile e un inedito sfruttamento degli spazi comuni, anche servizi innovativi che accompagnano i co-housers dalla fase progettuale fino alla consegna 'chiavi in mano' dell’immobile. Ne sono un esempio i progetti realizzati da Cohousing.it, la prima realtà ad aver introdotto in Italia interventi di edilizia partecipata: dall’Urban Village in Bovisa, primo esperimento test di qualche anno fa, alla recente ristrutturazione di un palazzo signorile in centro città.

Quest’ultimo, ridenominato 'COventidue', rappresenta il primo progetto di cohousing nel cuore di Milano. Situato in corso XXII Marzo (al civico 22) e caratterizzato dall’assenza (voluta) di posti auto per favorire spazi comuni e cortili verdi, il condominio è dotato di 57 appartamenti progettati interamente su misura. Ciò anche grazie alla partnership con Milano Contract District (Mcd) che accoglie sin dall'inizio ogni co-houser acquirente in un percorso esperienziale di personalizzazione del proprio capitolato e del suo interior. Ed è proprio l’unione fra questi business model innovativi che ha contribuito al successo del progetto andato sold-out in pochi mesi.

“Affidarci a un partner professionale quale Milano Contract District, capace di coniugare in un'unica realtà l’eccellenza dei migliori produttori made in Italy a servizi tailor made, è uno dei valori aggiunti che ci ha permesso di consolidare il nostro modello, che pone sempre al centro le persone, anche negli aspetti di home e interior design”, commenta Marco Bolis, General Manager di Cohousing.it.

Del resto, i numeri di Mcd a poco più di un anno dall’apertura parlano chiaro. La collaborazione con Cohousing.it è solo l’ultima avviata dall’inedito distretto del design dedicato al Real Estate. Dalla sua inaugurazione durante il Fuorisalone 2016 ad oggi, Mcd ha conquistato lo scenario immobiliare del capoluogo lombardo grazie ai numerosi progetti avviati con i più importanti developers del capoluogo lombardo.

Oltre 47 cantieri partner attivi dei quali 18 confermati e acquisiti negli ultimi 20 mesi; 22 cantieri partner sono in costruzione o in prossima partenza e sono nell’80% dei casi localizzati all’interno della circonvallazione esterna di Milano. In meno di 1 anno sono stati chiusi capitolati integrali di Mcd con tutti i brand partner della piattaforma per oltre 280 appartamenti, mentre altrettanti sono in gestione per una sigla entro l’estate. Oltre 8 sensory apartments e 5 moke up sono stati realizzati negli ultimi 20 mesi in residenze di pregio di Milano implementando un esclusivo service anche per tutta la parte di interior decoration e styling. E più di 430 famiglie acquirenti sono state incontrate e gestite presso lo showroom di 1.700 mq nei primi 15 mesi dal team di Project Division Mcd.

“Per costruire un oggetto residenziale oggi è diventato imprescindibile abbinare alla proposta immobiliare residenziale dei servizi di vendita esclusivi capaci di stimolare dapprima la domanda e la preferenza dell’immobile e, poi, di sostenerne coerentemente la scelta”, dichiara Lorenzo Pascucci, General Manager di Mcd. “Il ‘prodotto casa’ è l’unico ad avere un tempo di consegna al cliente finale che dura molti mesi, anzi, anni. Per perseguire l’obiettivo di vendere quanto più possibile sulla carta a chi sceglie in fiducia e in largo anticipo, è necessario garantire un percorso di customizzazione della propria abitazione capace di mantenere la ‘promessa del sogno della propria casa’ dal compromesso fino al rogito”, conclude Pascucci.

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