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Lavoro: formazione e recruiting? Da oggi sono un gioco in azienda

Lavoro: formazione e recruiting? Da oggi sono un gioco in azienda
17 luglio 2017 | 12.58
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Un numero sempre maggiore di aziende utilizza giochi interattivi digitali per formare i propri dipendenti, valutare le performance, coinvolgere e motivare le proprie risorse. Sempre più spesso, infatti, i responsabili Hr si affidano a giochi e applicazioni sin dal processo di selezione dei candidati per attrarre giovani talenti e fidelizzare le risorse migliori. A evidenziarlo sono gli esperti di Hays, fra i leader mondiali nel recruitment specializzato.

Così, la 'gamification' sta letteralmente rivoluzionando il modo di concepire tutto il comparto Hr, perché introduce sul posto di lavoro elementi come il divertimento, la competizione sana e la passione per il gioco che stimolano atteggiamenti positivi quali il desiderio di realizzazione, la spinta al raggiungimento degli obiettivi e una maggiore espressione personale.

“Aggiungere un elemento di gioco ai normali processi lavorativi - spiega Luigi Di Napoli, Manager Hays Experts - incoraggia i dipendenti a uscire dalla loro comfort zone. Sfidare i colleghi e confrontarsi su tematiche che vanno oltre i propri compiti quotidiani, stimola a ragionare fuori dagli schemi, contribuendo allo sviluppo del pensiero strategico e della capacità di leadership. Anche giochi apparentemente semplici possono portare risultati davvero soddisfacenti in termini di miglioramento delle performance”.

Per attrarre i migliori talenti, l’azienda deve risultare 'appealing' agli occhi del candidato. Utilizzare giochi e applicazioni aiuta ad aggiudicarsi i professionisti più brillanti perché, da un lato, permette di valutare alcuni aspetti chiave del comportamento e dell’attitudine lavorativa dei candidati e, dall’altro, consente di far vivere alla risorsa un’esperienza divertente e coinvolgente, invogliandola ad entrare a far parte del team.

Il gaming è molto utilizzato nei processi di selezione rivolti ai profili più giovani, millennials e post-millennials, più propensi all’utilizzo della realtà virtuale anche in ambito lavorativo. Le applicazioni di gioco interattive sono particolarmente utili nelle fasi preliminari del recruitment perché, attraverso il gioco, è possibile tratteggiare un profilo piuttosto dettagliato dei potenziali candidati, risparmiando tempo e risorse nel processo di selezione.

Anche nella formazione dei dipendenti, le possibilità di utilizzo del gaming sono molteplici. Alcune aziende, ad esempio, hanno introdotto l’uso di giochi per formare i propri agenti di vendita su come promuovere i nuovi prodotti prima di interagire con i clienti reali.

Una nota catena di fast food, invece, utilizza la gamification per il training dei suoi esperti digital, ospitando giochi sul sito Internet riservato ai dipendenti, molti dei quali ottimizzati anche per l’utilizzo da mobile. Il gioco, infatti, permette di formare in modo più agile perché risulta meno impegnativo di una vera e propria sessione di training alla quale, spesso, dipendenti e manager partecipano in modo poco attivo a causa dello stress e della pressione lavorativa.

Per quanto riguarda il coinvolgimento delle risorse, il gaming può rivelarsi un prezioso alleato. Il gioco infatti incoraggia i dipendenti a mettersi alla prova e fornisce un ottimo metro di misura delle performance, spronando le risorse a fare sempre meglio per raggiungere di volta in volta gli obiettivi prefissati.

Infine, se accompagnato da un adeguato sistema di ricompense, il gioco gratifica i dipendenti e ne aumenta l’autostima, andando ad incidere positivamente sulle performance di business.

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