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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

07 gennaio 2016 | 10.36
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Serve una polizia europea di frontiera. E un'Europa a due cerchi. Ma soprattutto serve che l' Italia difenda Schengen, non che la distrugga: altrimenti rinascerà una nuova mini Schengen e saremo messi ai margini da Francia e Germania". Enrico Letta lo dice al 'Corriere della Sera'. "L' Europa è scossa da un terremoto che ne mette in discussione i valori basilari. In un tripudio di sondaggi, si alzano muri, si abbattono ponti e si chiudono frontiere. Un impazzimento collettivo, che non tiene conto delle possibili conseguenze". "Rialzare le frontiere e chiudersi dentro logiche nazionalistiche sarà alla fine inefficace per tutti. Ma in particolare avrà un effetto negativo per l' Italia, che è il Paese che ha più da perdere da questa escalation".

"Meglio le tutele o i vantaggi di cassa? Dopo la sentenza della Corte di cassazione, il nuovo articolo 18 dello Statuto dei lavoratori ha le sue disposizioni normative. Il tema è se la nuova normativa debba essere applicata anche ai dipendenti pubblici, soprattutto per quel che riguarda i licenziamenti per giusta causa. Ma quanto vale, in termini economici, questa «liberalizzazione» del mercato occupazionale? La Fondazione Studi del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro ha analizzato i flussi dell' anno 2014 in base alle comunicazioni obbligatorie diffuse dal Ministero del Lavoro sulla base dei dati trasmessi dai datori di lavoro". Lo scrive Isidoro Trovato sul Corriere della Sera. "Emerge che in un anno in Italia nel settore privato vengono interrotti 10 milioni e 139 mila rapporti di lavoro tra subordinati e collaborazioni coordinate e continuative. La maggior parte delle interruzioni, pari a più di 6 milioni, riguarda i rapporti a tempo determinato che terminano in relazione alla naturale scadenza fissata dalle parti".

"In un mondo dove tutto sfugge ed è estremamente frammentato, le tradizioni sono sempre meno significative. E questo vale anche per i saldi". Luca Pellegrini, professore di marketing all' università Iulm di Milano, parla con il Sole 24 Ore dell' attrattività dei saldi. "C'è un percorso in essere ormai da molto tempo ed è il passaggio tra la soluzione del passato, costruita su un mondo tradizionale e impostata in modo tradizionale in cui c'erano date fisse e un sistema omogeneo di interessi, e le possibili soluzioni dell'oggi in cui il mondo dei consumi si sta frammentando. Dapprima si è frantumato nella struttura distributiva, poi è arrivato l' e-commerce a dare il colpo di grazia".

"Sull'Ilva si sono persi tre anni, abbiamo chiesto da tempo un incontro con il governo che non c'è stato, è più che mai necessario che si apra un tavolo sul settore dell'acciaio in Italia". Il segretario della Fiom Maurizio Landini con il Fatto Quotidiano parla dell'ipotesi di una cordata di cui dovrebbe far parte anche l'arcinemico Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fca (Fiat e Chrysler). "Siamo in presenza di una scelta, vendere o affittare l' impresa. Fino al 10 di febbraio, quando scade il bando del governo, non sapremo quanti soggetti interessati ci sono, italiani o stranieri. L'unica certezza è che per rimanere un Paese avanzato, abbiamo bisogno di una siderurgia di qualità, per questo sarà decisivo anche il piano industriale per Taranto, oltre a chi controlla la fabbrica. La quantità di soldi che serve a risanare e rilanciare Ilva è tale, almeno 3 o 4 miliardi, che è difficile pensare che senza un intervento pubblico si possa trovare una soluzione".

Il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, dice al Messaggero:"Il nuovo codice degli appalti ha una importanza fondamentale proprio ora che siamo in vista di una ripresa degli investimenti e che abbiamo dato la garanzia, nella legge di Stabilità, di risorse certe a media e lunga scadenza per le opere pubbliche. Ritengo che dobbiamo lasciarci alle spalle anni di occasioni sprecate, in termini di tempo perso in burocrazia, soldi non spesi o mal utilizzati, opere incompiute, fenomeni corruttivi. I soldi pubblici sono di tutti, così come lo sono le opere pubbliche. Dobbiamo ragionare anche in questo caso di "beni comuni", che debbono quindi dare certezze alla cittadinanza e migliorare la vita di tutti. Nelle pieghe delle troppe norme sono state possibili tutte le storture che ho evidenziato e che il Messaggero ha rappresentato nei casi illustrati l' altro ieri, con i dati della Gdf che evidenziano come ci sia un appalto irregolare su tre. Con la delega del Parlamento, l' opera del Governo, la collaborazione di Anac possiamo dare in mano alle amministrazioni pubbliche e ai tecnici un testo semplificato, europeo, che garantisca più trasparenza, controlli e correttezza, più qualità nei progetti e più certezza e rapidità nei tempi di realizzazione".

"Se le tecnologie vengono utilizzate in classe con cognizione di causa, gli effetti sugli apprendimento sono certamente positivi". Salvatore Giuliano, preside dell'istituto Majorana di Brindisi, all' avanguardia sull' uso di tablet e pc, parla con La Repubblica. "Se pensiamo di fare la rivoluzione degli apprendimenti semplicemente riempiendo le classi di computer e Lim, sono d' accordo anch' io". "La vera sfida è utilizzare le tecnologie come opportunità, allora i risultati miglioreranno senz' altro".

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