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Jobs Act: Fisascat, accordo per 16mila collaboratori recupero crediti

06 novembre 2015 | 15.43
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Jobs Act: Fisascat, accordo per 16mila collaboratori recupero crediti

Accordo a misura di Jobs Act per i 16 mila collaboratori nel settore del recupero crediti. Le organizzazioni sindacali Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con Unirec, l’Unione nazionale delle imprese a tutela del credito, l’aggiornamento dell’intesa raggiunta nel 2012, che aveva riconosciuto come riferimento contrattuale il contratto nazionale degli studi professionali estendendone alcune garanzie sociali, i diritti e il welfare in esso previsti a cominciare dall’assistenza sanitaria integrativa.

"Le novità del nuovo accordo, in linea con le modifiche legislative in tema di collaborazioni coordinate e continuative -si legge in una nota della Fisascat Cisl- contenute nel decreto legislativo 81 del 2015, riguardano la classificazione delle attività da ricondurre negli ambiti del rapporto di lavoro subordinato e del lavoro autonomo oltre alla determinazione del compenso nelle collaborazioni coordinate e continuative".

In particolare, precisa, "l’intesa prevede una nuova metodica per la determinazione della remunerazione mensile che dovrà corrispondere al livello retributivo previsto dal contratto nazionale di riferimento sulla base del numero di pratiche lavorate".

"Al fine di garantire l'effettiva garanzia di autonomia della prestazione, in particolare come tempo dedicato, l'operatore - prosegue - al raggiungimento minimo del 30% del livello di riferimento, il compenso minimo potenziale atteso, deve essere ritenuto idoneo. Sono stati, inoltre, previsti i casi di sospensione del raggiungimento del compenso minimo potenziale atteso per periodi di assenza per malattia, infortunio e maternità".

"Questo aggiornamento -ha dichiarato Dario Campeotto, della segreteria sindacale Fisascat- rappresenta un importante ulteriore passo in avanti nella definizione di lavoro subordinato e lavoro autonomo. Si garantisce un compenso adeguato e un effettivo bilanciamento tra tempi di vita e tempi di lavoro anche a chi ha un rapporto di collaborazione".

"Questo accordo -ha aggiunto il segretario generale della Fist Cisl, la Federazione italiana sindacati terziario, Pierangelo Raineri- va nella giusta direzione soprattutto nel riconoscimento di un salario minimo garantito attraverso la contrattazione Il ruolo dei contratti e degli accordi dovrà essere sempre più quello di estendere le tutele contrattuali ai nuovi lavori e ai lavoratori parasubordinati".

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